(ANSA) – ROMA, 29 MAG – Centinaia di bambini orfani avrebbero ‘scelto’ di svolgere lavori manuali per lo Stato in Corea del
Nord. Almeno secondo la versione dei media nordcoreani, citati
dalla Bbc. In 700 si sarebbero offerti ‘volontari’ per lavorare
in fabbriche, fattorie e foreste, secondo l’agenzia di stato
nordcoreana Kcna, che sottolinea come i ragazzi lo abbiano fatto “con saggezza e coraggio nel fiore della loro giovinezza”.
Sempre la Kcna riporta che “dozzine di bambini orfani si sono
precipitati al complesso minerario dell’area di Chonnae per
adempiere al loro giuramento di ripagare anche solo un
milionesimo dell’amore mostrato loro dal partito”.
Ad aprile, il leader Kim Jong-un ha avvertito il suo Paese di
prepararsi per i tempi difficili in arrivo in una rara
ammissione di possibili problemi. La Corea del Nord ha chiuso i
suoi confini nel 2020 a causa della pandemia di coronavirus,
bloccando il commercio con la Cina, suo principale partner
economico.
Secondo il Rapporto 2020 sui diritti umani del Dipartimento
di Stato Usa, la Corea del Nord pratica “le peggiori forme di
lavoro minorile” e i funzionari a volte mandano gli scolari a
lavorare “per aiutare a completare progetti speciali, come la
rimozione della neve sulle strade principali o il raggiungimento
di obiettivi di produzione”. Nel rapporto si afferma inoltre che
ragazzi di 16 o 17 anni “sono stati arruolati in brigate in
stile militare per periodi di 10 anni” e hanno sofferto “lesioni
fisiche e psicologiche, malnutrizione, esaurimento e ritardi
nella crescita a causa del lavoro forzato”.
La Corea del Nord ha ripetutamente negato queste accuse e
all’inizio di maggio ha accusato il presidente degli Stati Uniti
Joe Biden di “politiche ostili”. (ANSA).
Fonte Ansa.it