(ANSA) – SEUL, 07 AGO – Oltre mille case sono state
danneggiate e almeno 5.000 persone sono state evacuate dopo le
inondazioni causate dalle forti piogge in Corea del Nord. Lo
riferisce l’emittente di Stato, sottolineando come l’allagamento
di vaste porzioni di terreni agricoli rischi di aggravare la
crisi alimentare in atto nel Paese.
Un allarme in questo senso è stato lanciato il mese scorso
dalle agenzie per l’alimentazione e l’agricoltura dell’Onu,
secondo le quali la Corea del Nord starebbe affrontando una
carenza di cibo stimato solo per quest’anno in circa 860.000
tonnellate.
Le immagini diffuse dall’emittente KCTV di Pyongyang mostrano
l’acqua che arriva fino ai tetti delle case e ponti danneggiati.
A commento si afferma che “centinaia di ettari di terreni
agricoli” sono stati sommersi o persi anche nella provincia
meridionale di Hamgyong, la più colpita, dove sono crollati gli
argini di un fiume.
La deforestazione e le scarse infrastrutture hanno reso la
Corea del Nord particolarmente vulnerabile alle calamità
naturali. Già la scorsa estate una serie di tifoni avevano
provocato inondazioni che avevano danneggiato terreni agricoli e
distrutto migliaia di case.
Il leader Kim Jong Un ha affermato a giugno che la situazione
dell’approvvigionamento alimentare del Paese stava “diventando
tesa” e ha chiesto misure per ridurre al minimo l’impatto dei
disastri naturali. Ma il Paese, che già negli anni ’90 aveva
risentito di gravi conseguenze dopo il crollo dell’impero
sovietico, fa ora i conti con la chiusura delle frontiere
dovuta alla pandemia di Covid-19 che lo ha quasi completamente
privato degli importanti approvvigionamenti provenienti da
Pechino. (ANSA).
Fonte Ansa.it