ROMA – “Il Premier Conte ha dato una molteplicità di informazioni ai cittadini come il momento richiedeva, non ha fatto cenno alla app di contact tracing, ma non significa che il lavoro non proceda: stasera abbiamo una riunione di coordinamento. La app si avvarrà di tecnologia bluetooth e non c’è nessuna controindicazione. A maggio con le prime funzionalità, cioè il contact tracing, sarà in funzione, in tempi ravvicinati saranno attive anche le funzionalità più vicine al diario clinico”, cioè la connessione con il Sistema sanitario nazionale. Così il commissario Domenico Arcuri.
“A maggio quando? A maggio, può essere anche il primo maggio…”, ha precisato sorridendo Arcuri dopo la conferenza stampa ai giornalisti che chiedevano dettagli sui tempi di attivazione della app. Quanto al funzionamento dell’applicazione, “allo stato attuale l’alert (l’avviso che hai avuto un contatto con un positivo, ndr) arriva al cittadino – ha spiegato il commissario – ed è quest’ultimo protagonista del percorso sanitario”, insomma non è la Asl ad avvisarti, ma il contrario.
“Ovviamente se non c’è tempestività tra la segnalazione e il tampone non abbiamo raggiunto l’obiettivo di contact tracing – ha detto ancora Arcuri in conferenza stampa -, dunque è necessario essere sottoposti ai tamponi. Anche se sai che se sei negativo potresti poi diventare positivo in seguito. Gli scienziati ci dicono che il tempo minimo certo per essere a rischio contagio è di 15 minuti, la distanza di rischio tra un metro e due metri, ma meglio ragionare sui due metri”.
Fonte Ansa.it