E’ entrato nel vivo il lavoro della task force tecnologica chiamata a selezionare il sistema di tracciamento del coronavirus, che tra le ipotesi vede anche un’app. L’obiettivo è arrivare ad una lista ristretta di soluzioni nei prossimi giorni, con il sistema che potrebbe diventare un’alleato nella fase di graduale allentamento delle misure restrittive prese per contenere l’emergenza. Mentre la piattaforma già messa in campo dalla Lombardia ha registrato l’interesse di oltre 200mila utenti in un giorno. “Abbiamo bisogno di raggiungere il traguardo di 1 milione”, dice il vicegovernatore Fabrizio Sala.
Dopo il decreto della ministra dell’Innovazione, Paola Pisano, che ha nominato 74 esperti della task force tecnologica, l’obiettivo del sottogruppo composto da otto persone che si occuperà di individuare l’app è arrivare ad una shortlist di soluzioni nei prossimi giorni che poi – a quanto apprende l’ANSA – verrà consegnato alla ministra. Posto che le decisioni saranno prese dal Governo nella sua collegialità. La prima scrematura dei meccanismi di monitoraggio potrebbe indicare più di una via: l’app è una delle possibilità, l’altra è quella dell’utilizzo delle celle telefoniche.
Resta la preferenza, espressa più volte da Pisano, per un’opzione volontaria. I progetti di ‘data tracing’ presentati al ministero sono in tutto 319 ma non tutte le offerte sono già strutturate. Vista l’urgenza c’è da aspettarsi che vengano prese in considerazione quelle più mature sui diversi fronti. Come ha tenuto a precisare la ministra nei giorni scorsi, c’è da pensare pure alla comunicazione e alla logistica. E il sistema di tracciamento si potrebbe rivelare fondamentale per gestire il monitoraggio del contagio nella fase di graduale ripresa dopo le misure restrittive.
Intanto la Lombardia, come altre regioni italiane, ha già messo in campo un suo sistema. Si chiama ‘AllertaLOM’, è un’app della Protezione civile aggiornata per l’emergenza e si basa su un questionario compilato volontariamente dai cittadini e riferito al proprio stato di salute delle ultime due settimane.
In 24 ore sono oltre 200mila quelli già compilati. “La partecipazione è anonima e l’app non prevede alcun meccanismo di localizzazione continua dei partecipanti”, spiega la piattaforma. “Funziona su tutti i cellulari ed è importantissima come forma di prevenzione per le misure che potremo prendere, ha fini statistici”, spiega il vicegovernatore Sala sottolineando però che l’app “non sostituisce il medico, né il tampone né l’assistenza sanitaria”.
Fonte Ansa.it