(ANSA) – ROMA, 16 APR – La società in cui viviamo può prevenire virus e epidemie da un lato perché ne ha gli strumenti e dall’altro perché, come viene definito negli ultimi decreti, sia la scienza delle reti e che l’intelligence predittiva ci racconta come “le epidemie si sviluppino in modo repentino e condividano lo stesso fenomeno di diffusione, che può consistere in una mobilità esasperata oppure in una gestione inadeguata di passaggi tra reti sociali”. È per questo che è nato un posto in cui ‘cullare’ le idee e creare le ‘sentinelle’ della sicurezza, per il presente e soprattutto per il futuro, mappando la nostra esposizione alla realtà rispetto l’informazione digitale, il 5G e gli strumenti innovativi: si chiama IC2 Lab (Laboratorio Intelligence, Complexity e Communication), e si trova all’ interno di Accademia di Belle Arti e Design, Poliarte Ancona, coordinato da Giordano Pierlorenzi.
Alla base dell’iniziativa – in collaborazione con ReS on network-Intelligence and global defence, hub research di Londra, la Fondazione Margherita Hack, Evodigitale, Biotai, ATROMG8, Foodchain e Quadrans foundation – un programma di ricerca denominato ‘The sensitive future’, che sarà alimentato dalle idee di specialisti internazionali e dall’apertura al dialogo tra discipline. All’interno di IC2 Lab, di cui è direttore Marco Santarelli, Responsabile Ricerca Innovativa e Sperimentale, diversi campi di studio e ricerca: dal data science e innovation technology alla filosofia delle interazioni alla psicologia sociale. Tre i punti cardine del laboratorio, che si traducono anche negli ambiti di applicazione dei mestieri del futuro. Il primo è la finanza applicata al business, dove scompariranno contanti e avanzerà studi sulla cripto-moneta. Il secondo è la security condivisa, in cui “la capacità umana dovrà andare di pari passo con quella tecnica”. Il terzo ambito, che è ritenuta “la sfida maggiore” del laboratorio, sarà quello di mappare tutte le tecnologie che intendono proteggere e agevolare la vita delle persone attraverso il 5G, blockchain e innovazione digitale applicata al monitoraggio delle persone e al riconoscimento facciale (con attenzione alla privacy), Intelligence e Difesa Globale nelle sfide della complessità.
Tra i progetti in corso si sta sviluppando una app – insieme al Campus Bio-Medico di Roma e a Luca Faramondi, che si occupa prevalentemente di Homeland Security – che mette insieme, riferisce Santarelli, aspetti di geolocalizzazione, e si alimenta anche grazie alle segnalazioni dei cittadini; ma anche la start-up Studiomapp per studiare l’impatto del coronavirus sulle città e sulle attività economiche grazie a all’ intelligenza artificiale e alle immagini satellitari per effettuare dei confronti sullo stato di determinati luoghi, e costruire degli scenari pre e post emergenza (per esempio con un focus sul flusso di persone e sulla produzione), per poi arrivare a una valutazione strategica, che per esempio potrebbe “essere fondamentale” nel programmare la fase due delle riaperture in questo delicato momento.
Oggi alle 18.00 online il webinar ‘The Sensitive Future: sicurezza, intelligence e difesa nel futuro’ del direttore scientifico Marco Santarelli con l’Istituto MISAP. Ospiti Luca Faramondi dell’Università Campus Bio-Medico di Roma e William Nonnis del ministero della Difesa. Per chi non si fosse ancora iscritto, può contattare il Prof. Giacomo Salvanelli scrivendo a giacomo.salvanelli@misapinstitute.com. Il webinar si tiene in diretta sulla piattaforma Zoom, disponibile al seguente link https://zoom.us/j/947384315?pwd=SURpMnRuV0FkTHFyejRMWXpPR2hiZz09 Per la sicurezza dei partecipanti, utilizzeremo un canale crittografato e univoco: al raggiungimento del numero completo dei partecipanti, verrà attivata la funzione “LOCK MEETING”, la quale permetterà la chiusura crittografata del meeting, impedendo così a chiunque di entrare da quel momento in poi.
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Fonte Ansa.it