Corte Conti, riequilibrare conti pubblici e ridurre il debito

Nello “scenario geopolitico ed
economico aggravato da nuove incertezze”, “la gestione della
politica economica si trova davanti a nuove sfide”, sia sul
fronte dell’economia reale che dei conti pubblici. Lo ha detto
il presidente della Corte dei Conti, Guido Carlino, indicando la
necessità di “garantire un percorso di riequilibrio dei conti e
un graduale rientro del rapporto debito-Pil”: “Occorrono misure
che, nel dare una risposta alle necessità di famiglie e imprese,
assicurino un’ordinata e progressiva riconduzione delle
dinamiche delle entrate e delle spese entro una cornice
compatibile con la sostenibilità dell’elevato debito”.
    Carlino è quindi tornato sulla questione dello scudo
erariale. “Il delineato sistema delle garanzie, unitamente alla
perimetrazione normativa dell’elemento psicologico, – ha detto –
sembrerebbe rendere non necessaria la ulteriore proroga del
cosiddetto ‘scudo erariale’ (finalizzato a escludere le condotte
attive dall’ambito di applicazione della colpa grave),
introdotto in via eccezionale nel periodo pandemico per porre un
rimedio alla ‘paura della firma’”. Il presidente della Corte dei
Conti ha definito “apprezzabili” le norme nel Codice dei
contratti pubblici e nel decreto legislativo 149 del 2022, che
prevedono “una più puntuale perimetrazione della colpa grave”.
   
   

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Fonte Ansa.it

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