(ANSA) – ROMA, 28 GIU – La Corte dei Conti sottolinea la “necessità di abbandonare definitivamente il ricorso
a provvedimenti che offrono, per le difficoltà del recupero (e
per esigenze di bilancio), la definizione agevolata dei debiti
iscritti a ruolo e che, oltre ad incidere negativamente in
termini equitativi e sul contributo di ciascuno al finanziamento
dei servizi pubblici,
rischiano di comportare ulteriori iniquità”. Le diverse
disposizioni
assunte tra il 2016 e il 2018 “hanno visto la presentazione di
più di 4,1 milioni di istanze per 53,8 miliardi di introito
previsto, di cui per oltre 33,6 miliardi vi è stato un omesso
versamento”. (ANSA).
Fonte Ansa.it