Lo stop motion è una tecnica di animazione che permette di creare dei video animato partendo da una serie di fotografie. I soggetti sono spesso inanimati, ma possono prendere vita proprio grazie allo stop motion.
Ogni fotografia immortala un movimento del soggetto ripreso. Ogni minimo movimento viene colto da un’istantanea che, unita a tutte le altre in sequenza, va a creare l’impressione del movimento. Quando si riprodurrà il video formato da ogni singola foto posizionata in ordine logico, sembrerà che gli oggetti si muovano.
Famosa dalla metà degli anni ’90, questa tecnica è stata utilizzata per la prima volta nel 1933 quando è uscito nelle sale cinematografiche il colossal King Kong. Il gigantesco gorilla non era nient’altro che un pupazzetto di una cinquantina di centimetri.
Le riprese del mostro che si muoveva tra i grattacieli di New York erano formate da tantissimi singoli frame che ritraevano il pupazzo in una miniatura della città.
Oggi lo stop motion è utilizzato per film di animazione, cartoni animati e sui social network da creator che diventano sempre più famosi grazie ai fantastici effetti ottenuti da questa tecnica.
Per replicarla in modo amatoriale basta seguire alcuni semplici passi.
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1. Step di base per eseguire un video in Stop Motion
Prima di tutto, bisogna preparare il set. Che si tratti del piano di una scrivania o del pavimento, è fondamentale creare uno sfondo, che può essere a tinta unita o con una fantasia.
L’importante è che non distolga l’attenzione dai soggetti e che sia ben posizionato. Se si sceglie un foglio di carta o un lenzuolo, per esempio, bisogna stare attenti a fare in modo che sia liscio e non presenti pieghe.
Bisogna fare attenzione anche alla luce: lo spazio dove si scatteranno le foto deve essere molto illuminato, preferibilmente con una luce naturale. Dopo questi primi accorgimenti, si possono sistemare gli oggetti sulla scena.
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2. Fotografare oggetti inanimati
Per ottenere un effetto slow motion, più fotografie si scatteranno e meglio sarà. Se se ne ha la possibilità, sarà emglio posizionare il proprio smartphone o macchina fotografica su un treppiede, in modo tale che dia stabilità alla fotocamera e garantisca foto chiare e limpide.
Il principio è molto semplice: più foto si avranno a disposizione, migliore sarà il video. La fluidità di un filmato in stop motion è data dalla quantità e qualità delle foto realizzate. Se si riusciranno ad avere molte immagini di un movimento, questo risulterà più fluido e meno meccanico nella clip. Se si scattano poche foto il rischio è quello di far sembrare gli oggetti presenti sulla scena dei robot che si muovono a scatti.
Lo scopo dello stop motion è invece quello di dare vita ad oggetti inanimati, suscitando nello spettatore quel sentimento di incredulità e divertimento.
Il numero ideale di fotogrammi da inserire in un minuto di video è 24.
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3. Spostare ogni scatto di pochi millimetri
Dopo aver scattato una foto, bisognerà spostare leggermente gli oggetti di qualche millimetro, nel senso in cui dovrebbe avvenire l’azione. La distanza perfetta tra un fotogramma e l’altro è data tra i 3 e i 4 millimetri. In questo modo, quando il video sarà montato, l’oggetto sembrerà animato senza l’ausilio di nessuno.
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4. Seguire una logica di direzione in progressione
Un altro elemento a cui fare attenzione è la posizione degli elementi sul set. L’obiettivo è creare un’immagine fluida e una serie di seguenze coerenti, senza errori durante il montaggio.
Al momento degli scatti occorre già sapere quali movimenti e azioni far effettuare ai soggetti ripresi. Se si fanno sbagli, la resa del movimento finale potrebbe risentirne. Per non perdere il filo dei movimenti tra uno scatto e l’altro, è consigliabile creare uno storyboard prima di iniziare le riprese.
Avere sempre sott’occhio un documento che illustra le azioni, i movimenti e le intenzioni degli oggetti nella narrazione in stop motion può sicuramente aiutare a non scattare foto inutili o evitare di posizionare male gli oggetti.
Seguendo una logica di progressione, si partirà dall’inizio dell’azione passando attraverso tutti i minimi movimenti che portano l’oggetto da una posizione all’altra, o che gli fanno compiere un gesto.
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5. Creare l’illusione del movimento
Una volta acquisite tutte le fotografie che andranno a formare il video, non serve altro che unirle tra loro. Per ottenere un lavoro professionale, procurarsi un software di montaggio che permetta di creare anche un video in stop motion.
Con un software dedicato, ogni volta che si scatterà una foto questa verrà immediatamente inserita in una sequenza che, insieme a tutte le altre immagini, comporrà il video finale. Se inserendo le foto si dovesse fare un errore e caricare una foto invece che un’altra, basterà semplicemente eliminare il fotogramma appena inserito.
Attraverso le funzionalità del programma in dotazione, si potrà fare in modo che il fotogramma precedente si sovrapponga a quello successivo per un brevissimo tempo. In questo modo il video finale risulterà ancora più fluido, tanto che molti potrebbero non accorgersi della differenza.
Se ci si vuole soffermare su una determinata scena, basterà duplicare l’immagine tante volte: si avrà l’impressione di staticità dei soggetti. Più una foto verrà duplicata, maggiore sarà il tempo che occuperà all’interno del filmato.
Una volta completata l’importazione di tutte le fotografie, sarà possibile creare il proprio video in stop motion. Quando sarà pronto si potrà inviare ai propri amici, collaboratori o colleghi o salvarlo per essere poi modificato all’interno di un’applicazione di video editing. Grazie a queste app si potranno aggiungere titoli, musiche ed effetti speciali al video, rendendolo ancora più originale.
Per saperne di più: Cos’è il video editing
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Fonte Fastweb.it