Nell’universo dei social network, ce n’è uno estremamente diverso da tutti gli altri: LinkedIn. Destinato ad un pubblico ben specifico, quello formato da professionisti di ogni settore e aziende, soprattutto quelle operanti nell’ambito B2B, è nato per diversi scopi.
LinkedIn viene utilizzato da aziende e liberi professionisti per poter interagire con colleghi e dipendenti, dimostrare le proprie competenze e conoscenze e trovare nuovi clienti. Ha delle specifiche funzionalità che lo rendono la piattaforma perfetta per tutti coloro che sono alla ricerca di nuove collaborazioni o di un lavoro.
Ogni giorno su LinkedIn, vengono pubblicati migliaia di annunci di lavoro in tutto il mondo. Le aziende più note e autorevoli si servono di questo strumento per poter fare attività di recruiting. Si tratta di una risorsa preziosa, a cui sempre più utenti fanno accesso.
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0. Linkedin: cos’è e la storia del social network per professionisti
La nascita di LinkedIn ha radici lontane. È stato ideato da Reid Hoffman insieme a tre colleghi e ad un compagno del liceo nel 2002 e lanciato sul mercato nel maggio del 2003, circa un anno prima di Facebook. L’obiettivo era quello di creare uno spazio virtuale, dedicato esclusivamente al mondo del lavoro e alle forze economiche, dove la connessione tra aziende di diversa tipologia e grandezza e i lavoratori fosse agevolata.
Nel 2011 LinkedIn sbarca in Italia, ottenendo buoni risultati in termini di iscrizioni. Nel 2012 tutta la struttura del sito viene rivisitata, per rendere l’interfaccia più intuitiva e semplice da utilizzare anche per coloro con poche abilità informatiche.
L’interesse degli investitori per LinkedIn, dopo i primi anni di successo, diventa evidente e Hoffman riceve sempre più offerte. Nel 2016 la piattaforma viene acquistata dalla Microsoft, la famosa società di Bill Gates, per oltre 26 miliardi di dollari.
Negli anni, il bacino di utenti di Linkedin è cresciuto in maniera esponenziale. Oggi la piattaforma è utilizzata in oltre duecento paesi, è disponibile in 24 lingue e, nel 2021, ha raggiunto gli 800 milioni di iscritti (di cui sedici milioni solo in Italia), velocemente superati nell’anno successivo con una crescita pari 11,1%.
Su Linkedin ci si può collegare con colleghi, compagni di studi e amici. Si può interagire, scambiando messaggi privati e commenti, mettendo like, avere dei proficui confronti con esperti di ogni settore e trovare interessanti corsi di formazione.
Più di una persona su quattro, stando a quanto riportato nel Digital 2022 Global Overview Report stilato da We Are Social in collaborazione con Hootsuite, utilizza le piattaforme social per motivi di lavoro, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. Tra queste spicca, senza ombra di dubbio, LinkedIn, particolarmente adatto per coloro che vogliono:
- Entrare in delle community professionali
- Trovare il lavoro giusto o opportunità di stage
- Presentare un’offerta di lavoro
- Far sapere agli altri utenti che si è disponibili ad avviare nuove collaborazioni
- Essere presentati a professionisti con il quale si vuole instaurare un rapporto professionale
- Acquisire nuove competenze
- Pubblicare il proprio curriculum
- Tenersi informati sui trend del settore di interesse
LinkedIn può essere utilizzato da desktop accedendo dal sito ufficiale con le proprie credenziali o scaricando l’applicazione appositamente creata per i dispositivi mobili. È supportata dai device con sistema operativo Android e iOS.
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1. LinkedIn: che cos’è un profilo, come crearlo e differenza con le pagine aziendali
Su LinkedIn si può creare un proprio account personale gratuitamente e accedere a tutte le funzionalità della piattaforma. Un profilo permette agli utenti di interagire con gli altri iscritti, di pubblicare contenuti e di visualizzare e rispondere alle offerte di lavoro.
Il profilo LinkedIn permette di pubblicare post testuali sulla piattaforma, aggiungere delle fotografie, registrare dei video, festeggiare delle occasioni speciali, aggiungere dei documenti, far sapere agli altri che si sta assumendo nella propria azienda o attività, trovare esperti di ogni settore, creare dei sondaggi o degli eventi.
I post pubblicati da un profilo possono essere pubblici e visualizzabili da chiunque o si può limitare la privacy restringendo la platea autorizzando solo i propri collegamenti. Si possono aggiungere degli hashtag che permettono a chiunque di individuare immediatamente l’argomento trattato e di trovare, tra tutti quelli pubblicati dagli utenti, il contenuto.
Nel profilo personale deve essere presente ilnome e il cognome dell’utente. Possono essere indicati la professione, il percorso formativo, gli obiettivi raggiunti, l’esperienza lavorativa pregressa, eventuali collaborazioni, licenze e certificazioni ottenute, le competenze tecniche e quelle trasversali, gli esami sostenuti, i riconoscimenti e i premi ottenuti, le lingue conosciute e gli interessi personali.
I colleghi con cui si è lavorato in passato o i superiori possono lasciare delle referenze scritte, che attestano i meriti e le capacità del professionista.
Per apparire professionali, è sempre bene aggiungere un’immagine di profilo di buona qualità, che mostri il volto dell’utente, e un’immagine di copertina che sia indicativa sulla professione che svolge o il percorso di studi che sta portando avanti.
Il profilo è adatto ai singoli account e alle persone che vogliono costruirsi una rete di contatti personali. Le organizzazioni e le imprese devono optare per la creazione di pagine aziendali, che, a fronte dell’elaborazione di una buona strategia di LinkedIn Marketing, permettono di raggiungere specifici obiettivi di business e avviare campagne di social advertising.
Con le pagine aziendali, si possono monitorare in maniera approfondita i risultati ottenuti. La piattaforma restituisce alle aziende e agli esperti di marketing dati e informazioni importanti, come il numero di interazioni sui contenuti pubblicati e la copertura ottenuta.
Per creare un account personale su Linkedin occorre seguire il processo di registrazione sull’applicazione o sul sito ufficiale della piattaforma. Ci si iscrive con il proprio indirizzo e-mail o il numero di telefono e inserendo una password personale (di almeno otto caratteri) o facendo l’accesso con un profilo già creato su Google.
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2. Linkedin, come funzionano i collegamenti e le interazioni possibili
LinkedIn è un social network dalle numerose funzionalità e può apparire complesso. L’obiettivo principale resta quello di favorire una connessione tra le persone e, pertanto, le interazioni non sono solo possibili, ma incentivate.
La rete degli utenti è formata da collegamenti di primo, secondo e terzo grado. Nella prima cerchia rientrano coloro con il quale si è collegati in seguito ad un invito diretto da parte di uno dei due utenti e accettato dall’altro.
Quelli di secondo grado sono tutti gli utenti che hanno un legame con quelli di primo grado. I collegamenti di terzo grado sono a loro volta collegati con quelli di secondo grado. I follower sono tutti coloro che scelgono di seguire un utente e ciò che pubblica pure non inviando inviti per entrare a far parte della sua rete.
Su LinkedIn è possibile realizzare o partecipare a dei gruppi. Vi si ritrovano tutti coloro che hanno un interesse in comune o che vogliono formarsi o restare informati su un determinato argomento.
Gli utenti possono inviare messaggi privati ai propri collegamenti o realizzare delle chat di gruppo in cui scambiarsi messaggi istantanei senza mostrarli sul proprio profilo e senza farli apparire nei feed altrui. Possono commentare i post condivisi da altre persone, lasciare delle reazioni per dimostrare il proprio livello di apprezzamento.
Il contenuto può essere diffuso riproponendolo nel feed dei propri contatti o aggiungendo la propria opinione, inviarli tramite messaggio o condividerli all’esterno tramite Twitter, Instagram, WhatsApp, Facebook, Gmail, Outlook, Discord, Pinterest e altre applicazioni e social media.
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3. Linkedin e SEO: l’utilizzo delle keyword
Su LinkedIn, a differenza di altri profili, può essere fatta un’ottimizzazione SEO (Search Engine Optimizazion) utilizzando le parole chiave più adatte per permettere al profilo e ai contenuti di indicizzarsi e di essere più visibili all’interno della piattaforma e sui social network.
Sul web si possono trovare numerosi tool che permettono di analizzare le keyword e trovare quelle più ricercate sul web e che generano più traffico. È un ottimo modo per capire ciò che gli utenti cercano e i loro bisogni.
Inserire le parole chiavi nelle sezioni corrette permetterà anche ai recruiter e agli esperti di human resource di trovare facilmente professionisti ed esperti da contattare per proporre nuove collaborazioni o offrire interessanti opportunità lavorative.
Le keyword vanno inserite nell’URL del profilo, che deve essere composta da nome, cognome e parola chiave. È consigliabile anche aggiungerle nel sommario, in modo da farle apparire in primo piano subito sotto ai propri dati personali.
Le parole chiave individuate possono essere aggiunte anche quando si compila il campo delle informazioni, delle esperienze professionali, della formazione e quando si pubblicano i propri contenuti e gli articoli scritti e postati sulla piattaforma.
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4. Fare personal branding su Linkedin
Per chi vuole fare personal branding e aumentare la propria reputazione come professionista, LinkedIn è il social network più adatto. Per riuscire ad ottenere buoni risultati, occorre elaborare una strategia e metterla in atto senza distrazioni e con costanza.
Innanzitutto, occorre definire gli obiettivi che si vogliono raggiungere. Devono essere SMART, ossia specifici, misurabili, raggiungibili, rilevanti e basati sul tempo. Più si riescono a definire con precisione, più sarà facile capire quali azioni mettere in atto per poter ottenere i risultati sperati.
È opportuno studiare il proprio pubblico di riferimento, capirne i gusti, i bisogni, le necessità, i modi di agire e di comunicare. In questo modo si riuscirà a strutturare un piano editoriale interessante e utile per il target individuato e il tono di voce migliore da utilizzare per poter trasmettere dei messaggi che siano chiari, persuasivi e comprensibili.
Con i contenuti, un professionista può mettere in luce tutte le conoscenze e le competenze acquisite tramite percorsi di studi ed esperienza lavorativa e le caratteristiche che lo distinguono dai suoi competitor.
Una volta compresi il tipo di contenuti da pubblicare, che devono sempre essere di valore, è bene elaborare un calendario editoriale e rispettarlo. Le interazioni con gli altri utenti sono fondamentali. È opportuno rispondere ai commenti ricevuti, anche se negativi, e avviare delle conversazioni con gli utenti che si dimostrano interessati ad approfondire l’argomento o ad avere un confronto.
Per ottenere dei successi e un vantaggio competitivo rispetto ai competitor, non deve essere sottovalutata l’ottimizzazione SEO del profilo. In questo modo il professionista sarà visibile anche sui motori di ricerca e possibili clienti potranno trovarlo anche se non sono presenti sulla piattaforma.
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5. Cercare lavoro su Linkedin: cogliere nuove opportunità
Tra le funzionalità di LinkedIn più apprezzate dagli utenti c’è quella che permette di fare, cercare e candidarsi per delle offerte lavorative. Chi si affaccia per la prima volta al mondo del lavoro e chi vuole trovare nuove opportunità può utilizzare la piattaforma e trovare ciò che sta cercando.
Attraverso un’impostazione, si può far sapere ai recruiter in cerca di nuovi talenti e professionisti di essere disposti a valutare offerte di lavoro. L’intelligenza artificiale utilizzata dall’applicazione farà sì che l’avviso non sarà recapitato agli attuali datori di lavoro o ai colleghi. Specificando i propri interessi e la località in cui si vuole lavorare, il profilo apparirà solo nelle ricerche degli addetti alla selezione del personale potenzialmente interessati.
Su Linkedin si può caricare il curriculum personale. Si può allegare quando si risponde ad un’offerta di lavoro o lasciarlo disponibile sul proprio profilo aggiungendolo nella sezione documenti. Per essere efficace, deve essere aggiornato costantemente.
Trovare offerte di lavoro sulla piattaforma è estremamente semplice. Nella pagina dedicata si possono vedere tutti gli annunci aggiunti dai recruiter e quelli provenienti da siti esterni. Inserendo i filtri, si può fare una ricerca avanzata e selezionare la località della sede, la data di pubblicazione, il livello di esperienza richiesto, l’azienda, il tipo di lavoro, il settore, la funzione, la qualifica richiesta e altre caratteristiche.
Per poter restare aggiornati sulle offerte di lavoro, si possono impostare degli avvisi: ogni qual volta sarà pubblicato un annuncio potenzialmente interessante, l’utente riceverà una notifica.
La piattaforma tenderà a mostrare agli utenti alla ricerca di lavoro tutte le offerte in linea con il proprio profilo. Per questo motivo è sempre consigliabile completarne tutte le sezioni e indicare correttamente le proprie competenze.
Quando si trova l’annuncio ritenuto più interessante si può procedere alla propria candidatura. Questa può essere semplice ed effettuata all’interno della stessa piattaforma o richiedere l’iscrizione a portali esterni sui quali è stato pubblicato l’annuncio originale.
Se la risposta della candidatura è avvenuta su LinkedIn, l’utente potrà seguirne lo stato in ogni momento e capire se i recruiter hanno preso visione del curriculum, se ha passato le prime fasi della selezione o se, invece, la richiesta è stata rigettata.
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6. Funzioni a pagamento su LinkedIn
Le funzioni di base di LinkedIn sono accessibili a tutti gratuitamente. Chi volesse ottenere maggiori risultati, può optare per LinkedIn Premium e utilizzare tutti gli strumenti aggiuntivi offerti dalla piattaforma. È destinato a chi ricerca un impiego e alle aziende che voglio trovare nuovi talenti per diventare più produttive.
L’account a pagamento può fare la differenza per gli utenti più esigenti. Con un profilo semplice si potrà impostare un profilo professionale, lavorare per migliorare la propria reputazione online, entrare in contatto con esperti e colleghi, partecipare ai gruppi e altre cose.
L’account Premium consente di impostare campagne pubblicitarie B2B, inviare messaggi ad utenti che non appartengono alla propria rete, ottenere un gran numero di presentazioni e di referenze, sapere chi visualizza il profilo, organizzare i contratti e altro ancora.
LinkedIn, per rispondere alle esigenze di ogni tipo di iscritto alla piattaforma, ha previsto delle diverse versioni di abbonamento e di account Premium. Quello Career è perfetto per chi sta cercando nuove opportunità lavorative o avanzare professionalmente,
L’abbonamento Premium Sales Navigator aiuta a generare lead qualificati e a trovare nuovi clienti. Il Lite è pensato per la ricerca di nuovi talenti, il Business per ottenere informazioni utili per espandere la propria attività professionale e il Learning è ideato per coloro che vogliono accrescere le proprie competenze e conoscenze accedendo a corsi di formazione online.
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7. LinkedIn Pulse: che cos’è
LinkedIn Pulse è uno strumento professionale messo a disposizione dalla piattaforma per le aziende e i lavoratori che vogliono fare attività di personal branding o corporate branding producendo contenuti che contengono informazioni approfondite e dettagliate. Sono perfetti per sostituire post che diventerebbero troppo lunghi e articolati.
Linkedin Pulse è la soluzione ideale per coloro che sentono la necessità di scrivere su un blog senza però possederne uno proprietario.
Su LinkedIn Pulse possono essere pubblicati contenuti originali o essere ricondivisi quelli già presenti su altri siti o su altre piattaforme. Gli articoli scritti diventano parte integrante del profilo e possono essere visualizzati anche dai recruiter. Sono utili per dimostrare le proprie conoscenze a chi vuole avviare nuove collaborazioni.
Per utilizzare LinkedIn Pulse bisogna essere iscritti a LinkedIn. Gli articoli possono essere formattati attraverso delle funzioni basilari di editing. Si possono aggiungere grassetti, corsivi e sottolineature, inserire degli elenchi puntati, citazioni e link e possono essere impostati gli H1, gli H2 e gli H3. Sono tutti elementi che, accompagnati da una buona ricerca delle parole chiave, possono migliorare il posizionamento sui motori di ricerca.
Il contenuto testuale pubblicato su LinkedIn Pulse può essere accompagnato da elementi multimediali, che aiutano il lettore a comprendere meglio il messaggio che l’utente vuole inviare e facilitano la lettura offrendo momenti di riposo per gli occhi. Si possono inserire immagini, video, presentazioni ed altri materiali ritenuti utili.
Su LinkedIn Pulse è consigliabile non pubblicare troppi contenuti già presenti altrove, ma optare sempre per quelli originali e scritti ex novo, poiché potrebbero penalizzarne il posizionamento sui motori di ricerca e avere effetti negativi sulle visualizzazioni. Si può scegliere di lasciare la possibilità agli altri utenti di commentare gli articoli, in modo da incentivare un dialogo costruttivo tra professionisti e possibili clienti o collaboratori.
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Fonte Fastweb.it