Cos’è una rete mesh e come funziona

Una rete mesh (rete a maglie in italiano) è una topologia di network che basa il suo funzionamento sulla distribuzione delle risorse e dei contenuti anziché sul loro accentramento. Si tratta, infatti, di una rete peer-to-peer di media estensione, nella quale tutti i nodi che ne fanno parte partecipano alla diffusione dei pacchetti dati e delle informazioni e, di conseguenza, anche all’archiviazione distribuita, e spesso anche ridondata, dei contenuti stessi. In questo modo si viene a creare una fitta maglia di nodi interconnessi che garantisce il funzionamento, potenzialmente “perenne”, della rete stessa.Nella rete mesh, infatti, non c’è un ordine gerarchico ben definito e tutti i nodi svolgono contemporaneamente sia il ruolo di server sia di client. In questo modo, anche se un nodo dovesse smettere di funzionare improvvisamente, la rete continuerà a rispondere senza problemi. Gli algoritmi e i protocolli che gestiscono il flusso di pacchetti, infatti, troveranno un percorso alternativo per recapitare il loro messaggio, garantendo che il flusso informativo possa continuare senza intoppi.Come funzionano le reti mesh  La trasmissione dei pacchetti dati nelle reti mesh può seguire due differenti strade: il flooding o il routing. Nel primo caso, il pacchetto dati viene inviato indistintamente a tutti i nodi della rete, sino a raggiungere il “legittimo” destinatario della comunicazione. Pur rappresentando una tecnica molto affidabile, è allo stesso tempo poco efficiente. Il motivo è che in questo modello di trasmissione dei dati tutti i nodi della rete si trovano impegnati nell’invio dello stesso flusso dati, sprecando così risorse preziose (come la banda di comunicazione oppure le risorse di calcolo delle singole CPU).Le reti mesh con routing, invece, garantiscono un miglior equilibrio tra efficienza e affidabilità. I pacchetti dati, infatti, seguiranno solamente un percorso tra le decine disponibili (o centinaia, a seconda dell’ampiezza del network “a maglie”), scegliendo preventivamente la strada più corta. Una rete mesh di questo tipo, dunque, dovrà mappare costantemente la topologia (ovvero la posizione relativa) dei nodi, così da verificare quali siano quelli attivi e calcolare automaticamente il percorso più breve che colleghi i due nodi che necessitano di comunicare. Un compito svolto dal protocollo IEEE 802.11aq, detto anche Shortest Path Bridging.Le reti mesh wireless reti mesh wireless Anche se è possibile trovarne alcune realizzate con cavi Ethernet o in fibra, le reti mesh sono solitamente utilizzate per garantire connettività wireless anche senza Internet. Il perché è presto detto: negli ultimi 15-20 anni il costo e le dimensioni delle attrezzature di telecomunicazione radio sono notevolmente calati, consentendo anche a privati cittadini di realizzare la loro rete mesh per comunicare e scambiare informazioni. Ciò permette di “comprimere” più antenne in un unico nodo mesh e garantire una grande modularità. Ogni modulo comunicativo può così gestire il flusso dati sia in ingresso sia in uscita, lavorando su diverse bande di frequenza.Le reti mesh wireless si compongono di client, router e gateway. Il primo gruppo è composto da smartphone, cellulari e laptop collegati alla rete stessa, mentre i router si occupano di “controllare” il traffico e indirizzare i pacchetti verso i nodi destinatari sfruttando le funzionalità dei gateway. Nel caso in cui questi ultimi abbiano accesso a Internet, la rete mesh consentirà ai vari client di accedere anche alla Rete mondiale. Al contrario saremmo in presenza di una rete “chiusa” (spesso per esigenze di sicurezza e/o segretezza) senza connettività da e per Internet.Applicazioni delle reti mesh reti mesh tor Inizialmente nate con lo scopo di garantire le comunicazioni di diverse unità militari operanti su terreni impervi, oggi le reti mesh possono essere utilizzate per le operazioni più svariate. La rete dei contatori elettrici di ultima generazione, ad esempio, fa affidamento a questa architettura per comunicare con gli uffici centrali e recapitare automaticamente i dati di consumo per l’emissione della bolletta. I laptop dell’iniziativa One laptop per child, invece, sfruttano le reti mesh per consentire lo scambio di dati e file anche in assenza di connessione Internet. TOR, infine, può essere considerato alla stregua di una rete mesh di grande ampiezza (ottenuta per mezzo di un sistema VPN), capace di coprire anche l’intera superficie del globo terrestre.Per quanto riguarda GoTenna si parla di una piccola antenna mobile che opera sulle frequenze UHF (Ultra High Frequency) e pensata sia per gli escursionisti ma anche per portare connettività nelle regioni colpite dal digital divide. Grazie a goTenna, anche se ci si trova in aree non coperte da segnale cellulare, si potrà comunicare con altri utenti e riuscire anche a inviare messaggi ai propri amici. Grazie all’app proprietaria, infatti, si entrerà a far parte della rete mesh goTenna e si potranno scambiare sia messaggi testuali sia messaggi vocali direttamente da cellulare a cellulare, passando eventualmente per altri cellulari, senza l’intermediazione e quindi anche in assenza della copertura dei servizi di una rete mobile. La copertura del segnale assicurata da questa rete va da 1,6 chilometri nelle zone particolarmente impervie sino a 5 chilometri in aree senza la presenza di barriere naturali o architettoniche.Rete mesh Wi-Fi e Wi-Fi extender: qual è il migliore?Uno dei vantaggi delle reti Wi-Fi di tipo mesh è quello di avere una portata molto maggiore: è la somma delle portate di ogni singolo nodo collegato alla rete. Usare un sistema mesh per le reti domestiche, però, è diverso dall’usare una rete Wi-Fi semplice ma anche dall’usare una rete estesa con uno o più “extender” che si possono trovare sul mercato.Ripetitore Wi-FiLa rete mesh, infatti, è una sorta di strato aggiuntivo alla rete tradizionale mentre un Wi-Fi extender non fa altro che captare il segnale del router e riprodurlo per aumentare la copertura della rete. Una rete mesh consente a più router di comunicare tra loro (sono i singoli nodi della rete, d’altronde), mentre in una rete “estesa” ogni singolo extender può comunicare solo con il router al quale è agganciato. E se usiamo più extender contemporaneamente, essi non potranno comunicare tra loro ma solo son il router.Configurare una Wi-Fi mesh, quindi, è più vantaggioso perché si ha una maggiore flessibilità della rete anche nel posizionamento dei router. Ogni router, poi, è dotato di più antenne e di una elettronica sofisticata per smistare i segnali e per concentrare la potenza del segnale dove serve maggiormente.Gli svantaggi dei sistemi Wi-Fi meshLe reti Wi-Fi mesh hanno anche dei contro, da tenere in considerazione. Il primo è il prezzo: ogni router aggiuntivo costa e il totale è quasi sempre superiore rispetto alla configurazione con un solo router e uno o più extender. Poi le reti mesh vanno configurate, e questo potrebbe non essere alla portata di tutti. Di sicuro è più semplice collegare un extender ad un router. Nella maggior parte dei casi questi svantaggi risultano essere inferiori ai vantaggi derivanti dal mettere in piedi una mesh, ma la valutazione va fatta caso per caso.

Fonte Fastweb.it

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