(ANSA-AFP) – BERLINO, 08 NOV – Il governo tedesco ha
denunciato le violenze che si sono verificate ieri a Lipsia
durante una protesta contro le restrizioni per la pandemia, a
cui avrebbero partecipato anche militanti di estrema destra, che
ha portato a 31 arresti.
“Niente può giustificare quello che abbiamo visto a Lipsia”,
ha detto il ministro della Giustizia Christine Lambrecht.
“L’affronto alla scienza, l’incitamento all’odio dell’estrema
destra che abbiamo visto è spaventoso”, ha aggiunto, “condannando fermamente gli attacchi alla polizia e alla
stampa”.
Più di 20.000 persone, la maggior parte delle quali senza
mascherina, si sono radunate ieri nel centro di Lipsia per
mostrare la loro rabbia per le restrizioni legate all’epidemia
di Covid-19. Dopo aver ripetutamente ordinato loro di indossare
la mascherina e di rispettare una distanza di un metro e mezzo
tra le persone, la polizia ha finito per ordinare lo
scioglimento del raduno. Ma in un’atmosfera tesa, molti si sono
rifiutati di rispettare l’ingiunzione e hanno iniziato una
parata su uno dei viali principali di Lipsia. Secondo la polizia
locale, le forze dell’ordine e i giornalisti sono stati
attaccati con lanci di oggetti. La violenza è continuata per
tutta la serata.
La polizia della Sassonia, che aveva ricevuto rinforzi da
diverse altre regioni, ha effettuato 31 arresti. Secondo i media
locali, simpatizzanti neonazisti erano tra i manifestanti,
insieme ad altre figure locali di estrema destra, mentre la
folla urlava “La Merkel deve andarsene!” e “pace, libertà,
nessuna dittatura”. (ANSA-AFP).
Fonte Ansa.it