(ANSA) – ROMA, 24 MAG – Secondo gli scienziati, i cani da
fiuto potrebbero contribuire agli sforzi per prevenire la
diffusione del Covid-19 mentre in molti Paesi si cerca di
tornare alla normalità con una graduale apertura.
Alcuni cani sono stati infatti addestrati per riconoscere
l’odore caratteristico prodotto dalle persone che hanno
contratto il virus, ma non rilevabile dal naso umano, rileva una
ricerca secondo quanto scrive la Bbc online. Questo potrebbe
tornare utile per lo screening negli aeroporti o in eventi di
massa. Anche se, precisano i ricercatori, i risultati dei cani
dovrebbero essere confermati dai test di laboratorio. Sebbene i
cani abbiano rilevato correttamente l’88% dei casi di Covid,
hanno anche segnalato erroneamente il 14% delle persone come
affette dal virus.
I cani sono stati comunque in grado di fiutare la malattia
anche quando era causata da diverse varianti e quando la persona
non aveva sintomi o aveva solo livelli molto bassi del virus nel
sistema.
I cani possono avere fino a 100.000 volte la capacità di
annusare degli esseri umani e sono stati a lungo utilizzati per
fiutare droghe ed esplosivi.
Recenti ricerche hanno dimostrato che i cani, in particolare
razze come spaniel e retriever, possono rilevare i profumi unici
di malattie tra cui il cancro, il Parkinson e la malaria.
(ANSA).
Fonte Ansa.it