(ANSA) – ROMA, 09 GEN – La città cinese di Tianjin ha
iniziato stamani a fare i tamponi a tutti i suoi 14 milioni di
abitanti, con l’intenzione di portarli a termine entro due
giorni, per l’insorgenza nella città portuale di 20 casi di
positività al Covid, fra cui alcun bambini e adolescenti, di cui
due della variante Omicron.
In ossequio alla politica di “tolleranza zero” nei confronti
del virus, anche in vista delle Olimpiadi invernali di Pechino,
che inizieranno il 4 febbraio, la popolazione residente di
Tianjin è stata invitata a restare a casa e a sottoporsi ai test
molecolari comunitari. Con l’avvertenza che finché non
risulteranno negativi al tampone, i residenti non riceveranno il
codice Qr di negatività, un ‘green pass’ che consente di usare i
mezzi pubblici e entrare in negozi e locali. Tianjin, che funge
da porto per Pechino, è collegata alla capitale, distante 150
chilometri, da una ferrovia ad alta velocità.
In Cina restano per il momento in lockdown le città di Xi’an,
nella provincia dello Shaanxi, e di Yuzhou, nell’Henan, mentre
si sottopone a tamponi di massa anche la popolazione di
Zhengzhou, nella stessa provincia di Henan. (ANSA).
Fonte Ansa.it