(ANSA) – ROMA, 27 OTT – A causa della pandemia, nel 2020 la
raccolta di royalty a livello mondiale per i creatori di opere
musicali, audiovisive, delle arti visive, del teatro e della
letteratura è diminuita del 9,9%, con perdite che superano il
miliardo di euro. Lo rileva l’ultimo Global Collections Report
di CISAC Confederazione Internazionale delle Società d’Autori e
Compositori, pubblicato oggi e diffuso dalla Siae. Gli incassi
totali sono scesi a 9,32 miliardi di euro, effetto delle misure
di isolamento che hanno fatto registrare il quasi dimezzamento
delle entrate per esibizioni dal vivo e pubblica esecuzione in
tutto il mondo. Le perdite, si precisa nel rapporto, sono state
mitigate in parte da un sensibile incremento delle royalty
relative al digitale, che riflette il notevole aumento del
consumo di streaming audio e video a livello mondiale e una
forte attività di rilascio di licenze da parte di molte Società
di tutto il mondo aderenti a CISAC. In particolare le esecuzioni
pubbliche e dal vivo sono diminuite del 45% attestandosi a 1,6
miliardi di euro, con un calo degli incassi per i concerti dal
vivo stimato al 55%; le riscossioni digitali sono invece
aumentate del 16,6% e sono pari a 2,4 miliardi di euro;
l’emittenza radiotelevisiva, la fonte di maggiore incasso per i
creatori, è diminuita del 4,3% scendendo a 3,7 miliardi di euro;
gli incassi per l’utilizzo di opere musicali, che rappresentano
l’88% del totale, sono diminuiti del 10,7% arrivando a 8,19
miliardi di euro. La crisi determinata dal Covid “è stata la
peggiore mai vissuta dal settore dello spettacolo ed è una
ferita che si rimarginerà con grandissima fatica – commenta il
Dg SIAE Gaetano Blandini – I mancati incassi della nostra
Società sono lo specchio di altrettanti mancati incassi per gli
autori, gli editori, gli interpreti e tutti coloro che producono
cultura, spettacolo e intrattenimento nel nostro Paese”. Da qui
l’appello: per attivare una vera ripartenza, dice Blandini, serve “una visione sistemica e un’idea di sviluppo condivisa,
con un’attenzione particolare ai lavoratori creativi e alle loro
specifiche esigenze riconoscendo, misurando e sostenendo lo
sforzo imprenditoriale in questo settore così importante per
l’Italia”. (ANSA).
Fonte Ansa.it