(ANSA) – SIENA, 21 APR – “Allo stato attuale dei numeri di
decessi, ricoverati in condizioni di emergenza e portatori sani
del virus, l’ipotesi che di qui a pochi giorni si possa
decretare il liberi tutti, appare insensata”. Inizia così un
appello alla cautela promosso dal professor Francesco Domenico
Capizzi e dallo storico Adriano Prosperi, sottoscritto da una
cinquantina tra docenti, accademici, scienziati e artisti fra
cui il filologo Alfredo Stussi , la scrittrice Giancarla
Codrignani, Roberto Barzanti ex vice presidente Parlamento
Europeo, Giovanni Falaschi professore di letteratura italiana
all’università di Perugia e scrittore. Nella lettera,
indirizzata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e
al premier Mario Draghi, si spiega il timore per come le
riaperture rischierebbero di “farci ripiombare nelle tenebre di
una situazione di tipo brasiliano, data anche la capacità del
virus di modificarsi continuamente con varianti invadenti e
micidiali specialmente nel contesto dell’intensificarsi delle
vaccinazioni coi relativi affollamenti”.
“Pur rispettando il dramma di tanti lavoratori – prosegue
l’appello – dobbiamo ricordare quanto accaduto meno di un anno
fa quando nell’estate del 2020 la riapertura indiscriminata di
discoteche e locali pubblici annullò di colpo i risultati
positivi raggiunti grazie alla spontanea adesione di singoli e
istituzioni alle regole severe del distanziamento e del
lockdown”.
“Davanti all’euforia collettiva che si è diffusa, e che ha
travolto le cautele contenute nella promessa di apertura del
Presidente Draghi- spiegano ancora i firmatari – ci sentiamo in
dovere di sottolineare i dati di realtà che purtroppo rischiano,
se ignorati, di riportarci alla brusca caduta nella tragica
ripresa dell’epidemia”. “Senza tenere conto che non si muore
solo di Covid-19 perché, in una fase in cui gli ospedali sono
impegnati quasi per intero nell’emergenza virus, altre malattie
e altri interventi, pur urgenti e per malattie gravi – conclude
la lettera – sono rimandati con risultati facilmente
immaginabili”. (ANSA).
Fonte Ansa.it