Covid: Israele, record di malati gravi, ma pandemia rallenta

(ANSAmed) – TEL AVIV, 06 FEB – Un numero record di 1.263
malati gravi ricoverati negli ospedali è stato registrato ieri
in Israele, malgrado la quinta ondata di Covid sembra essere
entrata nell’ultima settimana in una fase di calo graduale. Lo
ha reso noto il ministero della Sanità. Ieri i nuovi contagi
sono stati 38mila, ossia il 29 per cento dei tamponi realizzati.
    D’altra parte il tasso di contagio R continua a scendere ed è
adesso a 0,86, cosa che induce i responsabili della sanità ad un
cauto ottimismo. La fine di questa ondata, col ritorno a un
numero contenuto di contagi, è prevista adesso per l’inizio di
marzo.
    Da domani entreranno intanto in vigore numerose esenzioni per
il green pass. “Poiché la variante Omicron contagia anche i
vaccinati – ha spiegato il direttore generale del ministero
della sanità, Nahman Ash – quel pass ha perduto la sua efficacia
nella maggior parte dei locali, e adesso sarà richiesto solo in
quelli a rischio elevato”. Ash ha aggiunto che Israele tiene
sotto sorveglianza anche la variante BA2. “Vediamo che essa si
diffonde in diversi Paesi al mondo e che essa rallenta o ferma
il declino della pandemia. Ma per il momento – ha aggiunto –
pare che questa variante non contagi quanti si siano ammalati di
Omicron di recente”. Ash ha anche confermato che negli ultimi giorni in Israele si
sono avuti 50-60 decessi al giorno. “Si trattava in genere di
persone anziane, che soffrivano anche di altre malattie”, ha
detto. Complessivamente, dall’inizio della pandemia, in Israele
si sono avuti 9.193 decessi. (ANSAmed).
   

Fonte Ansa.it

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