Con Crash Bandicoot 4: It’s About Time ha fatto il suo ritorno uno dei personaggi più amati dei videogiochi, dopo un’assenza di ben 22 anni dalle console di gioco. Sviluppato da Toys For Bob, il nuovo platform è caratterizzato da una struttura lineare ma dal fascino di un prodotto che ha saputo rinnovarsi senza per questo dimenticare le proprie radici che ne hanno fatto nel tempo un vero e proprio prodotto di culto.
Rispetto ai precedenti capitoli, It’s About Time si caratterizza per la possibilità di selezionare due diverse difficoltà di gioco, ovvero Rétro e Moderna. Se vi state chiedendo le differenze, eccovi la risposta: se la prima modalità ricalca perfettamente il vecchio stile di Crash Bandicoot, nella seconda a caratterizzare l’approccio al game è quello del risparmio delle vite. Cosa significa: una volta esaurite tutte le vite possedute non si ritornerà all’ultimo checkpoint ma bensì direttamente al punto di partenza.
Crash Bandicoot 4: It’s About Time, le modalità di gioco
Scegliere il nuovo stile di gioco di Crash Bandicoot può creare difficoltà ma, ovviamente, è anche questo il bello di un videogame del genere. Se poi durante lo svolgimento del gioco la modalità “Moderna” dovesse rivelarsi troppo complessa, magari proprio nei primi momenti quando ancora è necessario del tempo per prendere dimestichezza con i movimenti, è possibile cambiare idea e convertire il tutto nella seconda tipologia di gioco senza perdere alcun progresso. In questo nuovo episodio le dinamiche di gioco restano fedeli a quelle che avevano caratterizzato i precedenti titoli della trilogia originale.
Lo stesso vale per i controlli che determinano i movimenti di Crash, quindi i vecchi giocatori non troveranno grandi difficoltà nell’ambientarsi e spostarsi nel magico mondo del nostro marsupiale dal pelo rosso. In ogni caso, basta ricordarsi che c’è sempre l’opzione che permette di impostare tasti differenti per tutti i tipi di movimento, il tutto dal menu “Impostazioni” selezionando “Cambia mappatura tasti” nella voce “Comandi“.
Presa confidenza con i movimenti, bisogna poi imparare a comprendere l’utilità del simbolo che compare sullo schermo in concomitanza con l’azione Salto. A cosa serve quel cerchio? Attivabile e disattivabile a piacimento, questo simbolo aiuta a valutare in maniera più precisa il punto di atterraggio del personaggio utilizzato al completamento dell’azione. Addio quindi alle brutte cadute.
Crash Bandicoot 4: It’s About Time, quali sono gli obiettivi?
Prima di cominciare a esplorare il mondo di Crash e lanciarsi in viaggi temporali di tutto rispetto, sia dal punto di vista grafico che della narrazione, bisogna avere ben chiari gli obiettivi da raggiungere per completare il gioco. Per arrivare alla fine e potersi ritenere soddisfatti basta il 50% delle gemme, da raccogliere durante il percorso. Ciò non richiede un impegno estremo e permette di concludere il gioco, a mani basse, in una manciata di ore. Ovviamente se non ci si accontenta Crash Bandicoot 4 ha in serbo un’ulteriore possibilità che prevede la raccolta totale globale di tutte le gemme.
E farlo non è di certo un gioco da ragazzi. Per ottenere i trofei “Cosiddetto perfezionista” e “Perfezionista”, i nomi la dicono lunga, bisogna fare proprie tutte le gemme di ogni livello, mettendo in tasca – in base allo stage – il 40%, il 60% e l’80% dei frutti Wumpa, quei frutti simili a mele di colore giallo e rosso tipici dell’arcipelago N.Sanity, rompere tutte le casse e soprattutto non morire per più di 3 volte. Facile, no?
Quindi, ricapitolando, avete fatto incetta di frutti Wumpa, avete distrutto casse, non siete morti e le reliquie perfettamente N.Sane sono tutte vostre. Qual è il premio? Qualcosa che vale davvero la pena di vedere: si tratta del finale segreto di Crash Bandicoot 4: It’s About Time, disponibile solo per i migliori giocatori. Bocca chiusa però su questo, niente spoiler.
Crash Bandicoot 4: It’s About Time, a cosa servono le Maschere Quantiche?
Una delle caratteristiche più divertenti nate con il quarto capitolo di Crash è quella rappresentata dalle Maschere Quantiche, dei particolari orpelli che conferiscono ai personaggi principali di gioco alcuni strabilianti poteri da utilizzare durante i 38 livelli disponibili. È possibile sfruttare tutte e quattro le Maschere, ognuna diversa dall’altra.
La prima Maschera Quantica incontrata sul percorso è Lani-Loli, la maschera della sfasatura che riesce a far scomparire e rendere impalpabili alcuni degli ostacoli e parti dello scenario di gioco. È particolarmente fifona ma di fondamentale importanza: introduce Crash al mondo delle maschere e ne spiega la loro importanza.
Poi c’è ‘Akano, la maschera della materia oscura che cambia profondamente le dinamiche dei movimenti di chi le indossa aumentando la potenza, oltre a permettere di far fuori le casse più resistenti.
Con indosso Kapuna-Wa, il tempo si altera e dilata per alcuni secondi. Perché è importante? Perché grazie ad essa è possibile camminare senza alcun rischio sulle Casse Nitro, oltre che schivare ogni tipo di attacco nemico.
Ultima, in ordine di apparizione, è Ika-Ika. Con lei indosso a cambiare è la gravità, in modo da permettere a Crash e alla sua ragazza Coco di alterare a piacimento l’attrazione del proprio mondo e recuperare anche quegli elementi più difficili da raggiungere.
Crash Bandicoot 4: It’s About Time, dove sono tutte le casse?
Attenzione poi alle casse. È vero, erano presenti anche nei precedenti episodi ma per questo capitolo Toys For Bob ha voluto strafare, mettendo in campo anche un’altra difficoltà rappresentata da casse ben nascoste, difficili da trovare e di conseguenza portare a casa il punteggio pieno.
Come fare per individuarle? Basta uscire dagli schermi o, in questo caso specifico, dall’inquadratura. Per scovarle basta tenere sotto controllo un piccolo particolare: le casse-molla. Quando si salta su di esse, il nostro personaggio potrà sfruttare una maggiore spinta e raggiungere aree ancora più in alto, proprio quelle dove spesso si nascondono le casse più infingarde.
Allo stesso modo, queste zone fuori schermo sono accessibili con un doppio salto, pure con il bonus della partenza con slancio che vede Crash o uno degli altri personaggi giocabili accovacciato prima della spinta verso l’alto.
Crash Bandicoot 4: It’s About Time, Crash e Coco cambiano pelle
Ultima ma non ultima è la possibilità di vestire di nuovo i personaggi. Sono infatti diverse le skin messe a disposizione per Crash e Coco che ne modificano l’aspetto. Ed ecco che con poche pressioni di tasti i personaggi sono sempre diversi e accattivanti.
Fonte Fastweb.it