(ANSA) – ROMA, 23 LUG – Le Misericordie d’Italia lanciano “un
grido di allarme”. Senza attenzione da parte delle istituzioni, “il rischio è che in alcune zone il volontariato sia costretto a
fermarsi” a causa del caro-carburante. Lo dice il presidente
nazionale Domenico Giani. Come si fa per l’agricoltura, “chiedo
attenzione per il mondo del volontariato e del servizio
sociosanitario. Non è una guerra fra poveri ma oggi ci sono sedi
di Misericordie dove i volontari, oltre che donare il proprio
tempo e la propria vita, devono pagare la benzina per far
viaggiare le ambulanze. Il rischio è che da qualche parte ci si
fermi perché lasciati soli”.
Per Giani, ex capo della gendarmeria vaticana e oggi a capo
di una delle realtà di volontariato più importanti d’Italia, la
politica deve tener conto delle istanze del mondo del terzo
settore, che “è al servizio della gente”, “sempre e non solo in
campagna elettorale”. “Le forze politiche che si accingono ad
una campagna elettorale molto accesa siano attente a soddisfare
le richieste del volontariato risorsa e non sfruttarlo per
prendere i voti. Già sento dichiarazioni: ‘il volontariato è
importante, faremo questo, faremo quello’ ma il volontariato è
un patrimonio, è un valore, di questo Paese sempre, non solo in
campagna elettorale. Noi siamo al servizio della gente e
chiediamo attenzione. Abbiamo sempre denunciato le cose che non
vanno. Ora speriamo di non essere strumentalizzati in vista
delle elezioni”, dice Giani.
“Abbiamo una grande preoccupazione ma il volontariato non
cesserà mai di essere al servizio della gente, amiamo il nostro
Paese, vorremmo solo essere ascoltati. Avvero ogni giorno –
aggiunge Giani – la delusione dei cittadini volontari nei
confronti delle istituzioni”. (ANSA).
Fonte Ansa.it