La tregua umanitaria tra Israele e
Hamas è “frutto anche dell’impegno italiano”. Lo sostiene il
ministro della Difesa, Guido Crosetto, ricordando che “la
pressione internazionale di molti Paesi, tra cui l’Italia, su
Israele è stata discreta ma forte e continua: uno stato
democratico non può che rispettare le regole del diritto
internazionale e del diritto umanitario, anche quando scende in
guerra e lo fa legittimamente. Questo distingue Israele da una
organizzazione terroristica e su questa strada bisogna insistere
per porre fine, al più presto, al conflitto, evitando di
incendiare tutto il Medio Oriente, pur comprendendo la legittima
reazione militare di Israele dal 7 ottobre in poi”.
Voglio esprimere la mia più grande soddisfazione e attiva
speranza – afferma Crosetto – per l’esito positivo dei negoziati
che hanno portato ad una tregua
umanitaria e che, a breve, porteranno al rilascio di 50 ostaggi
israeliani, donne e bambini con meno di 19 anni, da parte di
Hamas, come pure al contemporaneo rilascio di circa 150
prigionieri palestinesi da parte di Israele, anche loro donne e
bambini con meno di 19 anni di età. Il temporaneo cessate il
fuoco di 4 giorni che è stato stabilito e ratificato, pur se tra
uno stato legittimo e democratico, Israele, e un’organizzazione
terroristica come Hamas, consentirà l’afflusso di aiuti
umanitari compresi generi alimentari, medicine e carburante”.
“Anche l’Italia – ricorda il ministro – ha fatto e farà la
sua parte: abbiamo già mandato una nave della Marina Militare,
Nave Vulcano, dotata di ogni tipo di attrezzatura medica utile,
di personale e materiale sanitario, e siamo pronti a inviare un
ospedale da campo e altro personale e materiali a Gaza appena
sarà possibile. La forza del dialogo è insostituibile per
garantire la pace, ecco perché siamo i primi e in prima linea,
negli aiuti umanitari, tra tutti i Paesi occidentali. Del resto,
la popolazione civile, martoriata e offesa, che abita nella
Striscia di Gaza, non può attendere oltre”.
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Fonte Ansa.it