(ANSA) – NAPOLI, 11 LUG – ”Un bellissimo messaggio arriva da
Ischia Global Film & Music Festival: Il cinema non si ferma.
Perchè anche la creatività degli artisti non si è mai fermata”.
Maria Grazia Cucinotta è tra i protagonisti del film, che apre
domani sera il primo ‘festival fisico’ post Covid, il cui
titolo è proprio ‘Il cinema non si ferma’ di Marco Serafini,
girato dagli attori nelle loro case, durante la quarantena.
”Mi sono diverta molto perchè amo i progetti innovativi –
racconta Cucinotta facendo gli auguri al festival dalla sua
Sicilia – Tecnicamente mi hanno aiutato mia figlia Giulia e la
mia amica Arianna, rimasta bloccata a casa mia in quei giorni.
Una esperienza importante, racconta che dietro noi attori ci
sono delle famiglie.Tutte le professionalità hanno lavorato su
piattaforma, dalla regia alla costumista. E si tratta di un vero
e proprio film, con una storia. Un opera che valorizza
sopratutto i giovani. Sono certa che questa ripartenza da
Ischia porterà fortuna al cinema. La sala manca a tutti, quando
vivevo a Los Angeles trascorrevo spesso giornate intere al
cinema, poi mi sono abituata a vedere molti film in aereo, ma
ho educato anche mia figlia all’amore per la sala”.
Commedia in 8 episodi, tra un mese su RAI Cinema Channel, il
film è un collegamento tra il periodo più duro della pandemia,
quando tutti i set hanno subito lo stop, e quello attuale, dove
finalmente si può tornare a battere i ciak. ”Anche io tornerà
sul set a settembre, per un film italiano, non posso anticipare
altro. Il 30 luglio intanto sarà in scena, in chiusura del
festival di Ravenna, per un omaggio a Bacalov, leggerò la storia
della sua vita”. A tenere compagnia alla Cucinotta, volto
simbolo del Postino (per cui il musicista argentino vinse
l’Oscar) il new trolls Vittorio de Scalzi e il sestetto Anema.
”E’ giusto ripartire dopo il Covid, c’è tanta crisi anche nel
nostro mondo e soprattutto nel turismo, ma sempre con
tranquillità e prudenza. E c’è chi sostiene che questo virus
sia poco più di un raffreddore! Ho ascoltato storie terribili
dagli infermieri, non è così!”. (ANSA).
Fonte Ansa.it