(ANSA) – ROMA, 11 DIC – Nel 2021 gli attacchi ransomware
mirati all’Italia sono cresciuti dell’81%. Il nostro Paese si
conferma ancora tra le nazioni più colpite dai cybercriminali: a
ottobre è terza al mondo per numero di ransomware e quarta per
numero di malware. I ransomware mirati nel 2021 hanno colpito
soprattutto il settore governativo e quello industriale, che
insieme hanno rappresentato quasi il 50% dei casi rilevati dal
servizio, altri bersagli preferenziali sono stati il settore IT
e le istituzioni finanziarie. I dati sono raccolti nelle
ricerche di due diverse società di sicurezza, Kaspersky e Trend
Micro Research, e danno la fotografia del nostro Paese sempre
più nel mirino della criminalità informatica.
In generale, secondo Trend Micro Research, ad ottobre il
numero totale di ransomware intercettati in tutto il mondo è
stato di 1.297.400. Gli Stati Uniti sono il Paese maggiormente
colpito, con il 23,4% di attacchi, a seguire Francia (7,5%),
Italia (5%), Belgio (4,5%) e Brasile (3,8%).
“Abbiamo iniziato a parlare dei cosiddetti Ransomware 2.0
nel 2020, e quello che abbiamo visto nel 2021 è stato lo
sviluppo di una nuova era di questo tipo di malware – ha
commentato Vladimir Kuskov, Head of Threat Exploration di
Kaspersky – Gli operatori di ransomware non stanno solo
crittografando i dati; li stanno anche rubando da obiettivi
critici su larga scala e stanno minacciando di divulgare queste
informazioni nel caso in cui le vittime si rifiutino di pagare.
Questa tipologia di minaccia sarà molto popolare anche per il
prossimo anno”. (ANSA).
Fonte Ansa.it