(ANSA) – ROMA, 28 SET – La cattura e la trasformazione della CO2 nell’atmosfera, gli antivirali per affrontare future pandemie, la conversione dell’azoto nel suolo in un fertilizzante, le batterie prive di cobalto e nichel, l’impiego di semiconduttori più efficienti. Sono le 5 tecnologie che cambieranno il nostro futuro secondo le previsioni di Ibm Research. “Stiamo esplorando il modo in cui la tecnologia possa essere utilizzata per riprogettare materiali e trovare soluzioni a sfide quali la salute e l’energia pulita”, spiega la multinazionale tech che dal 2005 ad oggi ha tagliato il 39,7% delle emissioni di CO2 globali.
Una delle previsioni chiave di Ibm va al cuore di un’esigenza emersa con il Covid-19: creare un processo più efficiente per la scoperta dei farmaci, in modo da essere pronti ad affrontare minacce future. La progettazione di nuovi farmaci è difficile e costosa e richiede tanto tempo. Ibm, nei prossimi cinque anni, prevede ad esempio di applicare Intelligenza artificiale, cloud e data analysis per snellire il processo di scoperta dei farmaci, terapie e molecole utili a combattere nuovi virus su scala globale e riducendo i costi della ricerca.
Altro tema di grande attualità è la CO2 presente nell’atmosfera che “entro il 2025 raggiungerà livelli insostenibili”. Per tagliare le emissioni e contenere la temperatura globale c’è bisogno di nuovi materiali e processi per la sua cattura e trasformazione che andranno applicati nei prossimi 5 anni, trasformandola in prodotti e componenti utili.
Altro tema in chiave sostenibilità è quello dei dispositivi connessi che – si stima – entro il 2023 saranno 3 volte di più.
Molti di quelli usati ora non lo sono completamente anche per via dei semiconduttori. La sfida sarà, nel prossimo lustro, scoprire nuovi materiali grazie anche all’apporto del calcolo quantistico e dell’intelligenza artificiale (AI) che sarà in grado – spiega Ibm – di suggerire classi di composti che soddisfano obiettivi ambientali e di efficienza. L’uso dell’AI e del calcolo quantistico servirà anche a ripensare a “materiali più sicuri e sostenibili per le batterie, per permettere di soddisfare la domanda crescente di elettricità senza incidere sulla temperatura del pianeta”. In questo senso i ricercatori Ibm hanno già sviluppato una batteria priva di cobalto e nichel.
Altro tema d’attualià è l’accesso al cibo, con la necessità di reinventare l’approccio all’agricoltura, ad esempio dei fertilizzanti. L’azoto, il gas più abbondante nell’atmosfera, è l’ingrediente principale in quelli industriali ma produrre una tonnellata di fertilizzante richiede la combustione di una tonnellata di energia fossile. Nei prossimi cinque anni – prevede Ibm – sarà possibile replicare la capacità della natura di convertire l’azoto nel suolo in fertilizzanti ricchi di nitrati, riducendo così l’impatto ambientale dell’industria agroalimentare, anche in questo caso con l’AI e il calcolo quantistico. (ANSA).
Fonte Ansa.it