(ANSA) – ROMA, 03 GIU – Da Harry Potter a 1984, passando per
Via col Vento e Beloved del premio Nobel per la letteratuta Toni
Morrison. Ci sono 50 libri, tra cui molti classici della
fantascienza, che sono serviti ad addestrare il modello di
intelligenza artificiale di ChatGpt. A scoprirlo il ricercatore
americano David Bamman, dell’Università di Berkley in
California, che ha lavorato con un team di colleghi.
La scoperta è stata casuale. Il ricercatore usa la tecnologia
per estrarre dati dalla letteratura classica e stava lavorando
sul romanzo Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen quando ha
deciso di girare i suoi interrogativi a ChatGpt. E ha scoperto
che il software di IA era accurato nelle risposte come se avesse
studiato il romanzo. Così Bamman e il suo team hanno deciso di
diventare “archeologi dei dati”. Hanno interrogato ChatGpt sulla
conoscenza di vari libri e hanno dato un punteggio per ognuno,
poi hanno messo in fila le loro scoperte in una ricerca
pubblicata in pre-print e riportata dal sito Business insider.
L’elenco dei 50 romanzi che hanno contributo ad addestrare
ChatGpt – una piccola parte dell’immenso database del chatbot –
comprende classici come Moby Dick, La lettera scarlatta, Il
colore viola, Quel che resta del giorno e Furore. Ma i libri con
la percentuale di conoscenza più alta da parte del software sono
libri di fantascienza e fantasy. In cima alla lista ci sono
Harry Potter e la pietra filosofale di J.K.Rowling e 1984 di
George Orwell; a seguire testi che hanno fatto la storia come Il
Signore degli Anelli, Fahrenheit 451, Il mondo nuovo ma anche
Neuromante di William Gibson e Il cacciatore di androidi di
Philip K. Dick. Questi ultimi due tesi, ironia della sorte, sono
proprio tra quelli che hanno suonato il campanello d’allarme
sull’intelligenza artificiale. (ANSA).
Fonte Ansa.it