(ANSA) – ROMA, 27 GEN – Le voci degli ‘araldi della memoria’
come li chiama Liliana Segre, sono sempre meno. Per ragioni
anagrafiche i testimoni dell’indicibile sono ormai davvero
pochi. C’è chi ha fatto della testimonianza del campo di
sterminio una missione di vita, uno sforzo immane da dedicare a
chi non è sopravvissuto, documentando pubblicamente
quell’esperienza, riprovando il dolore altre mille volte e poi
c’è chi ha cercato di sopravvivere in silenzio. Non è semplice
per questo tenere conto di chi in Italia uscì vivo da
Auschwitz-Birkenau e dalle altre camere della morte per il più
folle dei progetti: lo sterminio di una ‘razza’ e di chi era
diverso – gli omosessuali, i disabili, i rom – e degli
oppositori politici.
Il 27 gennaio, il Giorno della Memoria, questa straziante
condizione di sopravvissuti all’Olocausto spinge ad un conto di
chi c’è ancora. In Italia, accanto a persone instancabili in
prima linea come Segre, Sami Modiano, Edith Bruck ci sono pochi
altri ed è giusto parlare anche di loro.
Ecco i 17 nomi, 13 ebrei, in un elenco ‘parziale’:
SAMI MODIANO, 92 anni; EDITH BRUCK, 91 anni; LILIANA SEGRE, 92
anni; STELLA LEVI, 100 anni il 4 maggio prossimo; ALBERTO
ISRAEL, 95 anni; le sorelle di Fiume ANDRA E TATIANA BUCCI,
rispettivamente 83 e 85 anni; ARIANNA SZÖRÉNYI, 89 anni anche
lei di Fiume; DIAMANTINA VIVANTE SALONICCHIO, 94 anni; GOTI
BAUER, 98 anni ; GILBERTO SALMONI, 95 anni; STELLA DANA,
milanese, 95 anni; HANNA KLUGER WEISS, nata a Fiume, 94 anni. E
poi ancora LOREDANA BULGARELLI, 97 anni ex staffetta partigiana.
MICHELE MONTAGNANO, 101 anni, ex militare; MIRELLA STANZIONE,
antifascista, 96 anni a marzo e ELISEO MORO, 95 anni, ex
partigiano. (ANSA).
Fonte Ansa.it