Da narcotrafficante a costruttore, sequestro 50 milioni euro

(ANSA) – BARI, 01 OTT – Un sequestro preventivo di beni del
valore di circa 50 milioni di euro è stato eseguito dai
carabinieri di Bari nei confronti dell’imprenditore edile di
Molfetta Giuseppe Manganelli, 52 anni, ex sorvegliato speciale.
    Il sequestro riguarda 16 fabbricati, tra i quali la villa, vista
mare, dove risiede, quattro terreni, per un’estensione totale di
circa 5mila mq, 5 società tra le quali la Unione Petroli srl con
fatturato annuo di circa 20 milioni di euro, 6 veicoli e una
imbarcazione da diporto, 11 conti correnti e quote partecipative
ad un fondo di investimento. Il provvedimento è stato disposto
dal Tribunale di Bari, sezione misure di prevenzione, su
richiesta della Dda, evidenziando la “elevata pericolosità
sociale” dell’imprenditore ex narcotrafficante.
    Stando alle indagini della Direzione distrettuale antimafia di
Bari, Manganelli, grazie a una “fruttuosa carriera criminale”,
avrebbe accumulato e occultato “cospicue somme di danaro, con
tutta probabilità provento delle attività di narcotraffico ed
estorsive cui lo stesso era dedito negli anni ’90”, fondando
così “il suo impero finanziario ed imprenditoriale”. A partire
dal 2011, infatti, il 52enne, dopo 12 anni di detenzione per
rapina, associazione per delinquere finalizzata al narcotraffico
ed estorsioni, avrebbe iniziato a investire nel campo
dell’edilizia, “anche grazie alla fittizia interposizione di
alcuni prestanome” spiegano gli investigatori. Così avrebbe
costruito le prime società e diversificato gli investimenti, “con una operatività non più limitata al solo campo
dell’edilizia, ma estesa anche al settore della distribuzione di
carburanti”, attraverso un sistema di “scatole cinesi, messo in
atto dall’imprenditore per occultare l’illecita provenienza
della sua ricchezza finanziaria”. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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