(ANSA) – ROMA, 25 GIU – A meno di 24 ore dalla ritirata da
Mosca, Yevgeny Prigozhin sembra scomparso nel nulla., o comunque
resta in silenzio. Il leader dei miliziani della Wagner ha
accettato ieri di lasciare la Russia e di andare in esilio, al
momento, in Bielorussia, insieme ai suoi uomini, in un accordo
mediato dal presidente Alexander Lukashenko. Tuttavia, dove si
trovi in questo momento non è chiaro. Le ultime informazioni
sono di ieri sera quando è emerso un video di Prigozhin che
lasciava il quartier generale del distretto militare a Rostov
sul Don dopo aver accettato di trasferirsi in Bielorussia.
In base all’accordo, le accuse penali contro Prigozhin
saranno ritirate, ma rimangono molte domande sui dettagli. Per
quanto riguarda i combattenti della Wagner, il portavoce del
Cremlino Peskov ha detto che non dovranno affrontare azioni
legali per aver preso parte alla marcia verso Mosca, dicendo che
il Cremlino ha “sempre rispettato le loro azioni eroiche” in
prima linea in Ucraina.
Ma, secondo gli esperti, come per l’accordo, rimangono molte
domande sul destino dei miliziani dopo la loro rivolta di breve
durata. (ANSA).
Fonte Ansa.it