(ANSA) – ROMA, 09 NOV – Ci sono i due più piccoli al mondo:
il Caffè Mulassano e il Caffè al Bicerin, entrambi a Torino. Ma
anche alcuni tra i più grandi, come il Pedrocchi a Padova, vero
e proprio complesso monumentale. E poi i più copiati al mondo,
nonostante la battaglia per difendersi a suon di brevetti
internazionali, ovvero lo storico Florian di Venezia, il Caffè
Greco di Roma, il Cova di Milano. Ma c’è anche il più “scalmanato”, il Gran Caffè Giubbe Rosse di Firenze, che
all’inizio del Novecento diventò vero e proprio ring tra
tavolini delle più belle litigate e scazzottate dei protagonisti
del Futurismo. Fino ai più antichi, come il Ristorante Oste
Scuro Finsterwirt di Bressanone, che era aperto già nel 1200.
Per la prima volta nella loro lunghissima storia, in molti casi
multi-centenaria, i locali storici d’Italia aprono le porte
tutti insieme per la prima Giornata nazionale a loro dedicata,
in programma il 13 novembre, da nord a sud fino in Svizzera, a
Lugano. Una grande festa per scoprire bellezza, storie e segreti
di questi luoghi a ragion veduta diventati ambasciatori del Made
in Italy nel mondo e meta di turisti e appassionati, con un
calendario di appuntamenti, visite guidate, degustazioni in
alberghi, ristoranti, trattorie, confetterie, pasticcerie,
grapperie, caffè letterari.
“Un cocktail eccellente lo si cava solo da materiali
eccellenti”, ricorda Enrico Magenes, presidente
dell’Associazione Locali storici d’Italia, citando Jerry Thomas
e il suo Manuale del vero gaudente, considerato oggi la Bibbia
dei drink. “E in Italia – aggiunge – di eccellenze ne abbiamo
tante, a partire da tutti quei locali storici che vivono nel
continuo impegno verso il meglio ma nel rispetto della cultura e
della storia. Perché spiriti e sogni, alla fine, non sono poi
così lontani”. (Info: www.localistorici.it) (ANSA).
Fonte Ansa.it