Da venditori a pr, cybercrime giochi funziona come azienda

(ANSA) – ROMA, 06 SET – Sviluppatori, project manager,
addetti alle vendite e persino addetti al marketing e alle
pubbliche relazioni. Non è la struttura di un’azienda
tradizionale ma oramai l’organizzazione dei criminali
informatici che colpiscono il settore dei giochi, decollato con
il lockdown. Lontana dunque dall’immagine pittoresca
dell’hacker solitario in uno scantinato malmesso. E il campo
d’azione sono forum privati, mercati neri, i social ma anche,
prima del Covid-19, convegni e meeting. Sono alcune delle
evidenze del Security Report di Akamai relativo al gaming.
    Mentre un altro studio ha rivelato che il mercato degli account
hackerati dei videogame vale complessivamente 1 miliardo di
dollari l’anno.
    “I criminali informatici hanno ormai delle vere e proprie
strutture aziendali che rispecchiano l’efficienza e
l’organizzazione delle aziende che tutti noi conosciamo”, spiegano i ricercatori. Il mercato degli account hackerati dei
videogame nel complesso vale 1 miliardo di dollari all’anno,
come ha rilevato una ricerca di Night Lion Security. E Fortnite,
che conta 350 milioni di videogiocatori registrati nel mondo, è
il più ricercato sul mercato nero degli account (ogni profilo è
venduto in media a 200-250 dollari) ma sono gettonati anche
Minecraft, RuneScape e Roblox. Insieme, i quattro giochi danno
vita a compravendite per 700 milioni di dollari. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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