Dal Piccolo occupato l’urlo dei teatri, ora riaprite

(di Michela Nana) (ANSA) – MILANO, 27 MAR – A più di un anno dallo scoppio
della pandemia le sale dei teatri sono ancora vuote, i sipari
rimangono calati, i palchi deserti e, in occasione della Giornata mondiale del teatro, arriva forte l’urlo di protesta e
di sfinimento dei lavoratori del settore dello spettacolo, che
chiedono una riapertura dei luoghi della cultura. Da Milano, con il Coordinamento spettacolo della Lombardia, è partita la
protesta con l’occupazione da questa mattina del chiostro del
Piccolo Teatro Grassi, in via Rovello, a due passi dal Duomo. Da
qui, dal primo teatro comunale di prosa d’Italia, fondato da
Giorgio Strehler, Paolo Grassi e Nina Vinchi per diventare un
teatro d’arte per tutti, i professionisti del settore (tecnici,
macchinisti, attori, sarti, registi, scenografi e studenti delle
accademie) chiedono alle istituzioni “segnali concreti e di
diventare il primo punto dell’agenda politica”. La data scelta
per l’occupazione pacifica, quella del 27 marzo, è doppiamente
simbolica non solo perché è la Giornata mondiale del teatro ma
perché proprio oggi in Italia si sarebbe dovuta festeggiare la
riapertura di teatri, cinema e musei che è saltata a causa dei
numeri ancora troppo alti dei contagi. In tanti hanno ripiegato
sullo streaming con eventi un po’ in tutta Italia. Tanti siti e
tanti teatri hanno diffuso il messaggio ufficiale della
Giornata affidato quest’anno alle parole dell’attrice inglese Hellen Mirren (“La bellissima cultura del teatro vivrà finché ci
saremo”). Ma la pazienza dopo tanti mesi di buio è al limite.
    Il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha rassicurato
dicendo che “gli aiuti non si fermeranno”. Nel giorno in cui
gli è stata conferita la cittadinanza onoraria dal Comune di
Palermo, anche il maestro Riccardo Muti, ha dedicato un pensiero
alla riapertura dei teatri, parlando poi della necessità di
creare orchestre per fare in modo che i giovani diplomati dei
nostri conservatori non debbano essere disoccupati. A Bolzano il
teatro Stabile dà invece un segnale di ripartenza con una
rassegna che si svolgerà all’aperto e che comprende più di 100
appuntamenti gratuiti tra città e provincia, “Fuori! Il Teatro
fuori dal Teatro”. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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