Dalla Torre alla Domus a Roma apre la scatola archeologica

(ANSA) – ROMA, 06 OTT – Dal muro fortificato scavato nel
costone di tufo e poi al basamento di una torre del VI secolo
avanti Cristo, fino ai mosaici incredibilmente raffinati, alcuni
unici nei loro disegni di una agiata domus del II secolo d.C. E’
la scoperta – di grande importanza per gli studi – che è stata
fatta nel 2015 a Roma durante i lavori di ristrutturazione di un
grande complesso all’Aventino, di proprietà di Bnp-Paribas Real Estate e che ora viene offerta al pubblico grazie ad un
progetto condiviso tra la Soprintendenza Speciale di Roma e Bnp
Paribas grazie all’allestimento di una vera e propria area
archeologica arricchita dagli effetti multimediali e dalla
ricostruzione di Piero Angela e Paco Lanciano. “Non è un museo,
è una scatola archeologica” sottolinea la soprintendente Daniela
Porro. Di fatto un viaggio nel tempo che grazie all’animazione
di muri, mosaici, reperti, alle luci e alla narrazione sapiente
di Angela, riporta indietro di 2300 anni. “Questa è
l’archeologia delle persone – spiega all’ANSA Piero Angela – quella che fa rivivere le cose di tutti i giorni, dagli oggetti
di uso comune alle scelte stilistiche per la decorazione degli
interni. Un esempio unico e virtuoso di collaborazione tra il
pubblico e il privato, ora mi auguro che altri lo seguano”.
    (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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