Sempre più spesso si sente parlare di Dark Web, o Deep Web come alcuni lo chiamano, e quasi sempre questo nome è associato con reati e fatti di cronaca nera. La storia del Web oscuro è vecchia praticamente come quella di Internet, di cui il Dark Web è una parte, ma solo da qualche anno questo termine è diventato abbastanza noto. Tuttavia, ancora oggi sono moltissimi (la maggioranza) gli utenti del Web che non hanno la minima idea di cosa esso sia.
E non c’è da biasimarli perché, se non lo vai a cercare, il Dark Web non lo vedi. E non lo vedrai mai, a meno che tu non sia un utente abbastanza esperto e con molto pelo sullo stomaco. O un criminale con robuste competenze informatiche. Ma cosa è esattamente il Dark Web e quali pericoli nasconde per te e per l’intera società?
Cosa è realmente il Dark Web
Il Dark Web è quella parte di Internet che non troverai mai cercando su Google, perché non è indicizzata dai motori di ricerca e neanche indicizzabile, visto che è schermata da misure di sicurezza informatica e diversi strati che non fanno altro che anonimizzare gli utenti, i documenti, le conversazioni e, soprattutto, le transazioni economiche. Il Dark Web è un posto dove entri solo tramite specifici software e conoscendo l’indirizzo esatto del sito “dark“, che non essendo ricercabile con Google, Bing o altri motori è ben nascosto alla tua vista. Ma anche a quella delle autorità: di polizia, finanziarie e sanitarie.
Perché il Dark Web è anche il più grande mercato illecito del mondo: tutto ciò che non puoi comprare normalmente in un negozio, perché è vietato venderlo, lo trovi sicuramente da qualche parte nel Web più buio. Droga, farmaci illegali, armi, valute contraffatte, ma anche foto e video pedopornografici sono parte delle merci tipiche che si comprano e vendono ogni giorno in enormi quantità nella parte sommersa del Web.
Il dark site più noto degli ultimi anni è stato ad esempio Silk Road, nato nel 2011 con un intento ben chiaro: vendere droga. Nel 2013 l’FBI americano ha chiuso il sito, ritenuto pericoloso per la sicurezza della Nazione. Nel 2015 il servizio informativo interno del Governo americano è riuscito dopo lunghe e complesse indagini a scovare il fondatore di Silk Road, Ross Ulbricht, noto con lo pseudonimo di Dread Pirate Roberts. L’uomo è stato condannato all’ergastolo per i reati di associazione per delinquere, frode informatica, distribuzione di false identità, riciclaggio di denaro e traffico di droga.
Differenze Dark Web e Deep Web
È bene ed è giusto precisare, però, che affermare che Dark e Deep Web siano la stessa cosa è un errore, tecnico e morale. Con Deep Web, infatti, si definisce quella parte del Web non accessibile ai motori di ricerca e nascosta. Ma non tutto il Deep Web è anche Dark, visto che tenere nascosto un pezzo di Internet può anche essere utile per scopi assolutamente legali e, addirittura, nobili. Il Governo degli Stati Uniti, lo stesso che ha investito milioni di dollari nell’operazione che ha portato allo smantellamento di Silk Road, paga anche per tenere in piedi alcune reti nascoste nel Deep Web tramite cui le persone residenti in Paesi con una pesante censura su Internet possono trovare le informazioni che gli servono. Facebook, poi, ha una versione “dark” accessibile tramite il software Tor che serve a far funzionare il servizio nei Paesi del mondo in cui è vietato. È Deep Web anche questo, ma non è “Dark”.
Come entrare nel Dark Web
Il software Tor è solo una delle porte d’accesso al Dark/Deep Web e sicuramente è la più famosa e utilizzata. Viene usato per rendere anonima la navigazione degli utenti schermandone gli indirizzi IP (un po’ come si fa anche con le Virtual Private Network). Ma offre anche la possibilità di creare siti Onions totalmente schermati che, se ben configurati, rendono impossibile tracciare l’accesso e il comportamento degli utenti. Tra questi Onions c’è una versione nascosta del già citato Facebook, ma anche una infinità di siti illegali. In questi siti, quasi sempre, si vende e si compra pagando in Bitcoin o altre criptovalute virtuali.
Le analisi finanziarie ai tempi del Dark Web
Non mancano, anzi abbondano, le aziende che affermano di essere in grado di scansire il Dark Web in cerca delle tue informazioni personali rubate. Offrono questo servizio, a pagamento, dicendo di poter sapere se i dati della tua carta di credito o del conto corrente sono finiti in uno dei tanti database che si vendono “un tot al chilo” nel Web oscuro. Prima di abboccare e di pagare per questo servizio, fermati un attimo e pensa: se fosse così semplice scansionare l’intero Dark Web (che tra l’altro, per definizione, non è scansionabile) in cerca della tua carta di credito o del tuo conto corrente, perché non lo avrebbe già fatto la Guardia di Finanza?
I rischi del Dark Web
È chiaro che se il Dark Web non è visibile, non è neanche controllabile. Potresti pensare che il Dark Web non sia per te un problema, perché non fai uso di droghe o non hai la minima intenzione di comprare armi, valute contraffatte o giocare d’azzardo online con metodi non leciti nel tuo Paese di residenza. Ma non è così. Nel Dark Web corrono anche le informazioni che si scambiano i terroristi. Nel Dark Web ci potrebbero essere anche i tuoi dati personali rubati da qualche sito hackerato. Nel Dark Web ci potrebbero essere foto dei tuoi figli. E se proprio ti è venuta la curiosità di entrare nel Web oscuro per sbirciare soltanto, sappi che il Dark Web è anche il regno dei virus, dei malware, dei trojan e di qualunque altro software malevolo, pertanto l’accesso è consigliabile solo ai veri esperti.
Fonte Fastweb.it