(ANSA) – NAPOLI, 12 LUG – “Se si vuole trovare un accordo io
sarei contento di portare a casa la legge. Se poi invece si
vuole andare alla conta per tenere in mano la bandierina
identitaria come fu per le unioni civili e poi si va sotto
sappiamo la colpa di chi è”. Lo ha detto il leader di Italia
Viva Matteo Renzi intervenendo alla presentazione del suo libro ‘Controcorrente’ parlando del ddl Zan.
“Finche c’è il bicameralismo ed esiste il Senato – ha ricordato
Renzi – i numeri contano. Al Senato se ci sono 145 a favore e
134 contrari la differenza è uguale a 11. Vuol dire che se si va
a scrutinio segreto ne bastano sei per mandare sotto il
provvedimento, e sei ci sono come minimo nel Pd. A una certa
politica interessa solo fare una battaglia identitaria come
sulle unioni civili. Gli altri lo dicevano, noi poi le abbiamo
fatte. Questa la differenza tra noi e loro. Ci sono due
alternative: o portiamo a casa la legge o facciamo la battaglia
identitaria per mettere la bandierina per guadagnare like. Va
bene per Fedez e Ferragni ma anche per quella parte politica che
vuole fare delle unioni civili uno strumento di consenso. Ce
l’ho col Pd? Sì, mi riferisco al Pd”.
“Ci sono tre articoli – ha concluso Renzi – 1, 4 e 7
essenzialmente su gender e scuole. Con un accordo su gender e
scuole la legge Zan viene approvata. Al Senato in due giorni,
alla Camera ci vorrà un po’ di tempo ma siamo tutti d’amore e
d’accordo. La domanda è: vogliamo portare a casa legge o fare
una battaglia di principio? Se si può portare a casa la legge io
la porterei. Se invece si vuole andare scrutinio segreto domani
arriva Calderoli con 100 mila emendamenti, poi si arriva alla
settimana prossima, subentra l’ostruzionismo e poi al voto
segreto. E se si va sotto? Spiegare queste cose a Fedez non è
semplice, perché parla di cose che non conosce. Ma non è colpa
sua. Ma di chi lo ha eletto nuovo capo della sinistra”. (ANSA).
Fonte Ansa.it