“L’economia dell’area euro rimane
debole. La domanda estera è contenuta e le condizioni
finanziarie più restrittive gravano sempre più sugli
investimenti e sulla spesa dei consumatori. Anche il settore dei
servizi sta perdendo slancio, con un’attività industriale più
debole che si estende ad altri settori e l’impatto dei tassi di
interesse più elevati si sta ampliando. Gli indicatori recenti
segnalano una persistente debolezza nel breve termine”: lo ha
detto il vicepresidente della Banca centrale europea, Luis De
Guindos, parlando al Business Leadership Forum a Madrid.
Il mercato del lavoro, finora, ha sostenuto l’economia “ma ci
sono segnali che la situazione stia cambiando. Mentre ad agosto
la disoccupazione era al 6,4%, il livello più basso registrato
dall’inizio dell’euro, vengono creati meno posti di lavoro,
anche nei servizi, il che suggerisce che il raffreddamento
dell’economia si sta gradualmente trasmettendo all’occupazione”,
ha detto De Guindos.
Inoltre, i rischi per le prospettive di crescita restano
orientati al ribasso, anche a causa dei principali rischi
geopolitici che “si sono intensificati e offuscano le
prospettive. Ciò potrebbe far sì che le imprese e le famiglie
diventino meno fiduciosi e più incerti riguardo al futuro, e
frenare ulteriormente la crescita”.
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Fonte Ansa.it