(ANSA) – ROMA, JUN 11 – “Il meccanismo del sisma-bonus, così come è costruito, rischia di tradursi in uno strumento penalizzante e discriminante per alcuni territori. E’ utile sì ma a metà in quanto si può applicare ad alcune aree del Paese .
Il Decreto Rilancio ha allargato i criteri e le detrazioni spettanti per gli interventi di messa in sicurezza degli edifici delle zone sismiche 1, 2 e 3. Solamente gli edifici compresi in zona 4 sono esclusi dagli incentivi. Lancio un appello a tutti gli amministratori locali dei territori interessati (in Veneto i capoluoghi di provincia Padova, Venezia e Rovigo) affinché si costruisca un fronte comune per chiedere al Governo di correggere il provvedimento”. Lo afferma il senatore UDC Antonio De Poli che aggiunge: “Accolgo l’appello dell’ANCE (Associazione nazionale costruttori edili e del presidente Mauro Cazzaro: la maggior parte dei comuni della Provincia di Padova (70 su 102 Comuni rientrano in zona sismica 4), ad esempio, non rientra nella zona sismica 4 e quindi non potrebbe beneficiare del sisma bonus. Al Governo chiedo, inoltre – aggiunge De Poli – di prolungare il bonus a dicembre 2023 e di estenderlo anche alle seconde case”. (ANSA).
Fonte Ansa.it