(ANSA) – ROMA, 04 LUG – Un peggioramento del deficit nei
primi tre mesi dell’anno e un deciso calo della pressione
fiscale nel primo trimestre dell’anno. L’indebitamento netto si
attesta al -12,1% contro il -11,3% dei primi tre mesi 2022,
mentre la pressione fiscale viene calcolata al 37%, con una
riduzione di 0,9 punti percentuali rispetto al gennaio-marzo
2022. E’ quanto emerge dai dati Istat che fotografano l’avvio
del 2023 per i conti pubblici, le famiglie e le imprese.
Cresce del 3,2% il reddito delle famiglie consumatrici nel
primo trimestre dell’anno, che registra anche un aumento dello
0,6% della spesa per consumi finali. Se si considera una
sostanziale stabilità dei prezzi il potere d’acquisto delle
famiglie è cresciuto del 3,1%. Nello stesso periodo, la
propensione al risparmio è stata pari al 7,6%, in aumento di 2,3
punti percentuali rispetto al trimestre precedente.
L’Istat ha reso noto anche l’andamento delle società non
finanziarie. La quota di profitto delle, pari al 43,7%, è
diminuita di 0,9 punti percentuali nei primi tre mesi dell’anno
rispetto al trimestre precedente. Il tasso di investimento, pari
al 24,0%, si è ridotto di 0,3 punti percentuali nello stesso
periodo. (ANSA).
Fonte Ansa.it