Dieci anni fa bus in scarpata con 40 morti, oggi il ricordo

Gemellate nel dolore da dieci
anni, le comunità di Pozzuoli e di Monteforte Irpino si sono
ritrovate nel pomeriggio ai piedi del viadotto “Acqualonga”
dell’A16 Napoli-Canosa per rendere omaggio alle vittime del più
grave incidente autostradale italiano: quello avvenuto la sera
del 28 luglio del 2013, quando un bus con quaranta persone che
facevano ritorno a casa dopo un pellegrinaggio di alcuni giorni
nei luoghi di Padre Pio precipitò nel vuoto. Nessun
sopravvissuto.
    Commossi i due sindaci, Gigi Manzoni e Costantino Giordano,
che alla presenza di tanti altri primi cittadini irpini e di
quello di Avellino, Gianluca Festa, hanno deposto dei fiori
davanti alle stele che ricorda i nomi delle vittime. Poi la
funzione religiosa celebrata dal parroco di Pozzuoli, padre
Mario Russo, che nell’incidente ha perso alcuni familiari, e da
quello di Monteforte Irpino, don Fabio Mauriello.
    “Una tragedia che resterà nella memoria di tutti – ha detto
Manzoni -. Anche quest’anno, la città si stringe ai familiari
delle vittime e rinnova la sua amicizia alla comunità di
Monteforte Irpino e al suo sindaco che tengono vivo il ricordo
dei nostri cari e che tanto si adoperarono in quella tragica
notte e nei giorni successivi nei soccorsi e nell’assistenza ai
sopravvissuti”.
    Domani a Pozzuoli, alle 18:00, verrà deposto un cuscino di
fiori ai piedi del monumento alle vittime in Piazzale del
Ricordo e una messa in suffragio verrà celebrata nella chiesa di
Santa Maria delle Grazie.
   

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Fonte Ansa.it

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