(ANSA) – ROMA, 18 SET – Non si può separare “l’anima
dall’arte e la musica di Dionne spinge le persone a guardarsi
dentro e cercare la parte migliore di se stessi”. Parola di
Stevie Wonder, che, insieme fra gli altri a Bill Clinton, Quincy
Jones, Elton John, Gladys Knight, Snoop Dogg, Santana, Alicia
Keys, Smokey Robinson, prende parte a Dionne Warwick: Don’t Make
Me Over (2021), il documentario di Dave Wooley e David
Heilbroner dedicato alla grande cantante, che ha debuttato in
prima mondiale al Toronto International Film Festival. L’icona
della musica pop/soul vincitrice di sei Grammy, capace di
vendere in 60 anni oltre 100 milioni di dischi, riceve anche
nella giornata di chiusura, uno dei Tribute Award 2021
attribuiti dal Festival, insieme a fra gli altri a Jessica
Chastain, Benedict Cumberbatch e Denis Villeneuve.
Classe 1940, Dionne Warwick, dall’intelligenza e ironia
sempre brillanti è ritratta con grazia nel film, ricco di
testimonianze e straordinario materiale d’archivio. Si accenna
anche alle pagine più difficili nella sua vita, come la morte
prematura della cugina Whitney Houston nel 2012 a soli 48 anni: “Mi manca terribilmente… la transizione per me avviene quando
hai terminato tutto quello che dovevi fare. Noi siamo messi
sulla terra con un compito” spiega nel film. Il documentario
traccia un percorso tra i luoghi della sua vita; i successi
(tanti), grazie anche ai sodalizi, fra gli altri, con Burt
Bacharach e, negli ultimi 40 anni, il produttore Clive Davis;
gli inciampi artistici e finanziari offrendo uno sguardo sulla
sua vita famigliare da madre di due figli e soprattutto dando
spazio all’impressionante impegno benefico portato avanti
dall’artista, diventata da inizio anni ’80 una portabandiera
dell’attivismo lgbtq e della ricerca contro l’Aids. “Per me è
stato naturale fare qualcosa, stavamo perdendo così tanti amici
e talenti” spiega. Un lavoro del quale un capitolo
indimenticabile è l’incisione di “That’s What Friends Are For
nel 1985 insieme Gladys Knight, Stevie Wonder e Elton John; un
successo mondiale del quale sono stati ceduti interamente i
proventi ( ammontano finora a decine di milioni di dollari) alla
ricerca contro l’Aids. (ANSA).
Fonte Ansa.it