“Non boicottiamo, e non chiediamo a
nessuno di boicottare”. É la spiegazione che il direttore della
Scuola Normale di Pisa, Luigi Ambrosio, ha dato della mozione
approvata a maggioranza il 26 marzo sulle collaborazioni anche
con Israele. Precisando di voler fare chiarezza dopo le
polemiche, Ambrosio ha spiegato il senso del testo: “In questo
momento storico riteniamo doveroso e urgente promuovere una
riflessione non solo interna, ispirata dall’Articolo 11 della
nostra Costituzione, in merito al rischio di cosiddetto “dual
use” – civile ma potenzialmente anche militare- di alcune
ricerche scientifiche e tecnologiche. È in quest’ottica che
abbiamo chiesto al ministero degli Esteri di riconsiderare
attentamente i bandi di cooperazione con tutti gli stati
esteri”.
Si tratta di una tipologia di bandi che “coprono non solo
l’area strettamente scientifica, ma anche quella industriale e
tecnologica, a partire da quello emesso nei mesi scorsi
nell’ambito degli accordi Italia-Israele, al fine di offrire
garanzie in tal senso alla comunità degli studiosi, oggi e in
futuro”, ha aggiunto Ambrosio.
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