Disagi per lo sciopero dei bus, ora tocca ai taxi

Diversi disagi per pendolari e
passeggeri per lo sciopero nazionale di 24 ore del trasporto
pubblico locale, indetto dal sindacato di base Usb. E domani ad
incrociare le braccia saranno i taxi aderenti alla stessa Usb,
Orsa e Fast Confsal, che protestano contro l’aumento delle
licenze deciso dal governo col dl Asset.
    A finire nel mirino il vicepremier e ministro dei Trasporti,
Matteo Salvini, che lo scorso 29 settembre aveva precettato i
lavoratori, spingendo l’Usb a rinviare lo sciopero ad oggi. “Gli
autoferrotranvieri hanno manifestato contro le normative che
limitano l’esercizio del diritto di sciopero e l’arroganza del
Ministro Matteo Salvini che ha impedito in modo illegittimo lo
sciopero dello scorso 29 settembre”, sostiene il sindacato di
base.
    In dettaglio, secondo il sindacato, a Roma l’adesione è stata
dell’80% su gomma, si sono verificati rallentamenti sulle metro
A-B-C, mentre sono rimaste ferme la Roma-Lido e la Roma-Viterbo.
    A Napoli servizio ridotto per tram e bus, con un’adesione tra il
48 e il 50% del personale dei mezzi Amn su gomma. Disagi in
Circumvesuviana e linee flegree. A Milano e provincia Nord-Ovest
si è registrata un’adesione del 40%. E ancora, del 70% a Venezia
e del 90% a Bologna. È stata del 75% per il sindacato e del 44%
per l’azienda Gtt l’adesione alla protesta a Torino. In Toscana
adesione del 75% per Autolinee Toscane. In Puglia sono stati
soppressi 48 treni e 26 bus di Fal, con un’adesione del 100%
nelle Ferrovie Appulo Lucane, sottolinea l’Usb.
   

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Fonte Ansa.it

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