(ANSA) – ROMA, 06 MAG – La Ragioneria generale dello Stato
boccia la norma inserita dal Parlamento del dl Sostegni per “la
cedibilità del credito di imposta nell’acquisto dei beni
strumentali relativamente al Piano Transizione 4.0”, il
cosiddetto superbonus per le aziende, mandando su tutte e furie
il Movimento 5 Stelle. “E’ una decisione incomprensibile e
immotivata. Cominceranno delle interlocuzioni con la Ragioneria
e parallelamente un processo di seria riflessione su quello che
sarà il voto del M5s alla fiducia stasera al Senato”, ha detto
Ettore Licheri, capogruppo M5s al Senato.
La Ragioneria ha chiesto lo stralcio ritenendo che la norma
abbia “potenziali rilevanti effetti sulla finanza pubblica”.
“Gli effetti finanziari – viene spiegato – potrebbero essere
particolarmente significativi per quei crediti che, come
industria 4.0, prevedono una fruizione in quote annuali, perché
l’impatto sul deficit sarebbe anticipato interamente al primo
anno di utilizzo, indipendentemente dall’effettivo utilizzo in
compensazione”. Anche alla luce di questo, spiega la Ragioneria, “non è possibile, allo stato, assentire proposte di estensione
della cedibilità ad altre tipologie di crediti”.
Bocciata anche la cessione del credito o lo sconto in fattura
sul bonus mobili ed elettrodomestici, anche in questo caso
introdotta nel corso dell’esame del provvedimento nelle
Commissioni del Senato. (ANSA).
Fonte Ansa.it