“Finché la signora X è viva il
nostro obiettivo principale deve essere quello di mantenere e
proteggere il suo permesso permanente di residenza in Svizzera
(il cosiddetto permesso C)”. E’ il testo di un documento,
recuperato durante la perquisizione dell’8 febbraio scorso nel
corso delle indagini che ruotano intorno all’eredità di Gianni
Agnelli, con cui la procura di Torino crede di poter dimostrare
che la residenza in terra elvetica di Marella Caracciolo (vedova
dell’Avvocato) era fittizia. Il testo (senza data e non firmato)
è inserito nel decreto di rinnovo del sequestro notificato nei
giorni scorsi ai fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann, al
commercialista Gianluca Ferrero e al notaio svizzero Urs Von
Grueningen, tutti iscritti nel registro degli indagati.
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