Sono 9,8 milioni gli italiani che
soffrono di dolore cronico di intensità moderata o severa:
corrispondono al 19,7% degli italiani maggiorenni, cioè due su
dieci. Sono inoltre alti i costi sociali legati a questa
patologia, pari a 61,9 miliardi di euro l’anno. E per il 72,5%
dei malati il dolore nella nostra società è decisamente
sottovalutato. Questo quanto emerge dal primo rapporto
Censis-Grunenthal ‘Vivere senza dolore’. Di dolore cronico
moderato o severo, in particolare, soffre il 14,7% dei giovani,
il 21,1% degli adulti e il 20,9% degli anziani. Con una
prevalenza femminile: il 21,2% delle donne rispetto al 18,1%
degli uomini. Elevati, secondo il rapporto, i costi sociali che
comprendono le spese a carico dei malati, il costo delle
prestazioni sanitarie a carico del Servizio sanitario nazionale,
la mancata produttività dei pazienti, i servizi di assistenza di
cui necessitano e il ‘care’ informale: sono stimati in 6.304
euro in media all’anno per paziente. Le spese private afferenti
alla gestione e alla cura della patologia pesano ‘molto’ o ‘abbastanza’ sul bilancio familiare per il 66,5% dei malati, e ‘molto’ (11,1%) o ‘abbastanza’ (56,7%) negativamente sulla vita
quotidiana e sul proprio benessere. In ogni caso, per il 92,8%
dei malati il dolore cronico di intensità moderata o severa
condiziona le proprie attività quotidiane e solo il 7,2% ci
convive senza rilevanti effetti negativi.
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Fonte Ansa.it