L’indagine Ue sui veicoli
elettrici cinesi “è ancorata a fatti e prove. Il suo unico scopo
è quello di affrontare l’effetto distorsivo di sussidi ingiusti
sulla nostra industria”.
Lo dichiara il vicepresidente della Commissione europea
Valdis Dombrovskis. L’ipotesi di dazi aggiuntivi che arrivano
fino al 37,1% in più rispetto al 10% applicato già ora “è una
risposta misurata per ripristinare la parità di condizioni.
Riflette rigorosamente le sovvenzioni compensative che abbiamo
riscontrato durante la nostra approfondita indagine”.
“Vogliamo evitare l’escalation delle tensioni commerciali con
la Cina, che non sono nell’interesse di nessuno”, segnala.
Abbiamo “contattato la Cina per discutere i risultati e la via
da seguire. Sia l’Ue che la Cina rischiano di perdere qualsiasi
azione o risposta ingiustificata che non sia ancorata al
regolamento dell’Organizzazione mondiale del commercio –
aggiunge -. Manteniamo aperti i canali di comunicazione e siamo
pronti a impegnarci con la Cina a tutti i livelli, anche per
corroborare il nostro ragionamento e le nostre intenzioni”.
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Fonte Ansa.it