Si occupava della gestione degli
immobili ereditati da suo padre Fiorenza Rancilio, la donna
trovata morta nella sua abitazione a Milano. Fiorenza era
infatti figlia di Gervaso Rancilio, e non aveva alcuna parentela
con Roberto che fondò l’azienda Rancilio Group che produce
macchine da caffè.
Gervaso Rancilio si era trasferito a cercare fortuna in
Francia e poi era tornato nel Milanese dove aveva costruito
interi quartieri in alcuni paesi nell’hinterland di Milano.
Proprio davanti a un suo cantiere a Cesano Boscone, Gervaso
Rancilio e suo figlio Alfredo vennero circondati da un commando
di 8 persone la mattina del 2 ottobre 1978.
Alfredo venne caricato su un furgone e di lui non si seppe
più nulla fino a quando il boss Saverio Morabito raccontò che
venne ucciso perché aveva cercato di ribellarsi ai suoi
carcerieri.
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