Doom Eternal, recensione e gameplay

Il re degli FPS è tornato per continuare a stupire. Di chi stiamo parlando? Di Doom, saga videoludica che oramai porta sulle sue spalle quasi trent’anni di successi e che ha attraversato diverse generazioni di console. Doom Eternal è il nuovo capitolo del franchise: atteso inizialmente a novembre 2019 in concomitanza con l’uscita di Google Stadia, il gioco è stato posticipato a metà marzo per essere sicuri di non commettere errori. Lo sviluppo del gioco è affidato al duo iD Software e Bethesda Softworks: difficile trovare di meglio quando si tratta di videogame di un certo peso.Doom Eternal è il sequel del reboot di DOOM uscito oramai quasi quattro anni fa. Il gioco è ambientato due anni dopo la fine del precedente capitolo e la storia riprende con la Terra nelle mani delle forze infernali che stanno soggiogando gli umani. E qui entriamo in scena noi con il nostro Doom Slayer, pronti a tutto pur di abbattere le forze del male e far tornare la Terra a un’apparente normalità. Sebbene le due software house abbiamo fatto un ottimo lavoro per dare una parvenza di realtà alla storia di Doom Eternal, la trama ha sempre rappresentato un optional nella valutazione di questo genere di videogame. E lo è anche per Doom Eternal. Molto più interessante, invece, è il gameplay del titolo. iD Software e Bethesda Softworks sono partite dalle solide basi del capitolo precedente e sono andate a puntellare piccoli aspetti che hanno reso Doom Eternal ancora più divertente e strategico. Il ritmo del gioco resta frenetico e pazzesco, ma con un pizzico di strategia necessaria per non restare senza munizioni o protezione.Per gli amanti dei first person shooter Doom Eternal è un titolo che non si può non avere. Oltre alla campagna single player che tiene impegnati per circa una ventina di ore (dipende dal livello di difficoltà e dalle missioni secondarie portate a termine), il videogame offre anche modalità multiplayer online che permetteranno di continuare a giocare per molte e molte ore. Ecco la nostra recensione di Doom Eternal.La trama di Doom EternalI vari Doom che si sono succediti negli anni non hanno mai puntato su una trama coinvolgente, il punto forte è sempre stato il gameplay e il sistema di gunplay. E anche Doom Eternal si conferma tale. Nonostante sia il sequel del reboot di DOOM uscito qualche anno fa e la storia sia ambientata a due anni di distanza dal precedente capitolo, la storia è quasi completamente slegata. Non è importante cosa sia successo nel passato, basta vivere il presente per poter iniziare a saltare e uccidere tutti gli avversari che ci troveremo ad affrontare.iD Software e Bethesda Softworks hanno tentato in tutti i modi di dare un minimo di credibilità alla storia di Doom Eternal e ci sono riusciti. Non ci troviamo di fronte a un gioco leggendario, ma comunque la storia con tutti i suoi limiti è accettabile. Il gioco ci tiene impegnati per circa una ventina di ore: il risultato finale cambia a seconda del livello di difficoltà scelto e dal numero di missioni secondarie che si decide di portare a termine.Gameplay e gunplay di Doom Eternaldoom gameplaySenza girarci troppo attorno, la parte più interessante di Doom Eternal è il gameplay e il gunplay. L’universo di Doom ha sempre rappresentato la summa per quanto riguarda i first person shooter e Doom Eternal riafferma questa grandezza. Il gioco è frenetico, il livello di adrenalina sempre al massimo, senza poter respirare un attimo.Il gameplay si fonda sulle solide basi del reboot uscito nel 2016, con delle modifiche che lo rendono ancora più completo e, se possibile, complicato. Parlare di Doom Eternal come di un gioco in cui l’importante è solo sparare sarebbe riduttivo, e anche l’aspetto strategico ha la sua importanza. Restare senza munizioni può risultare fatale per il proseguimento dell’avventura e per questo motivo bisogna essere capaci di utilizzare tutte le varie armi che si hanno a disposizione. Ad esempio, uccidendo un nemico con la motosega ci permette di accumulare munizioni, invece le uccisioni epiche permettono di accumulare energia vitale. Bisogna essere in grado di capire quando utilizzare un metodo oppure l’altro, in base alle necessità del momento.Oltre ai metodi di attacco classici, gli sviluppatori hanno voluto integrare tre nuovi attacchi: il pugno sangue, un lancia granate e un lanciafiamme da spalla. Tutti e tre gli attacchi hanno caratteristiche speciali e si rivelano fondamentali sul campo di battaglia. Il pugno sangue, ad esempio, si ricarica attraverso le uccisioni epiche e viene in soccorso nei momenti più caotici, quando si è accerchiati dai nemici e non si riesce ad andare avanti. Il lanciafiamme, invece, permette di recuperare dai nemici energia, corazza e munizioni. L’utilizzo del lancia granate, invece, è quello più problematico, perché spesso e volentieri si sbaglia lanciare il giusto tipo di granata (sono due con effetti differenti).Il comparto tecnico e audio di Doom Eternaldoom eternal recensioneDoom Eternal mette in mostra le grandi capacità degli sviluppatori di creare un titolo che mette in mostra tutte le capacità dell’attuale generazione di console e computer. La qualità delle 13 diverse arene di combattimento è davvero elevato e il frame rate supera costantemente i 60fps anche impostando una risoluzione 4K. Un frame rate elevato in questa tipologia di videogame è fondamentale per avere un gameplay fluido e Doom Eternal non tradisce.Per quanto riguarda l’audio, il gioco è completamente tradotto in italiano, anche i doppiaggi. Ottime le colonne sonore di accompagnamento realizzate da Mick Gordon. 28 marzo 2020

Fonte Fastweb.it

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