Dopo Pegasus, altra azienda può violare chat e social

(ANSA) – MILANO, 02 AGO – La startup israeliana Paragon ha la
capacità di violare la crittografia usata da WhatsApp, Signal,
Facebook Messenger e Gmail. Lo riporta un articolo di Forbes, in
un momento in cui l’industria degli hacker su commissione è
caduta sotto la lente dell’opinione pubblica dopo lo scandalo
Project Pegasus, il software sviluppato dall’israeliana NSO
Group, che avrebbe monitorato la vita digitale di giornalisti,
avvocati e funzionari a livello globale.
    Un esperto di sicurezza ha dichiarato a Forbes che il
software di punta della compagnia Paragon, di cui non si conosce
il nome, può ottenere un accesso istantaneo ai dispositivi presi
di mira, comprese le comunicazioni veicolate sulle app
menzionate e molte altre.
    La startup, fondata nel 2019, otterrebbe finanziamenti da
investitori statunitensi, anche grazie ai collegamenti tra il
governo di Washington e le agenzie di intelligence israeliane.
    Un dirigente di Paragon ha rivelato a Forbes che l’azienda
venderà i suoi prodotti di sorveglianza solo ai paesi che
rispettano le norme internazionali in materia di diritti e
libertà fondamentali. Al momento, sembra che Paragon non abbia
grossi clienti in portafoglio, anche per la sua giovane età.
    L’inchiesta di Forbes arriva dopo lo scandalo Project
Pegasus, il software sviluppato da NSO Group, che avrebbe
monitorato la vita digitale di giornalisti, avvocati e
funzionari a livello globale. Proprio NSO Group è
l’organizzazione che ha permesso all’FBI di sbloccare l’iPhone
del presunto terrorista dell’attacco di San Bernardino durante
il quale, nel 2015, persero la vita quattordici persone. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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