(ANSA) – REGGIO CALABRIA, 06 OTT – Operazione della Guardia
di finanza per l’esecuzione di un’ordinanza di custodia
cautelare emessa dal Gip distrettuale di Reggio Calabria, su
richiesta della Dda, a carico di 36 persone accusate di avere
gestito un traffico internazionale di sostanze stupefacenti, con
l’aggravante delle modalità mafiose, che avrebbe avuto come base
logistica il porto di Gioia Tauro. I provvedimenti restrittivi
in esecuzione sono stati emessi su richiesta del Procuratore di
Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, e dell’aggiunto Giuseppe
Lombardo.
Tra le persone arrestate c’é anche un funzionario dell’Agenzia
delle dogane, di cui al momento non é stata resa nota
l’identità, che era in servizio nell’ufficio istituito
dall’Agenzia nel porto di Gioia Tauro e che in passato ha
collaborato innumerevoli volte con la Guardia di finanza in
occasione dei tanti sequestri di sostanza stupefacente
effettuati. Per 34 delle 36 persone destinatarie dell’ordinanza
di custodia cautelare é stata disposta la custodia cautelare in
carcere, mentre a due é stato concesso il beneficio degli
arresti domiciliari. Sequestrati, inoltre, beni mobili ed
immobili per un valore di sette milioni di euro. Tra i beni
sequestrati c’é il patrimonio aziendale di due imprese del
settore dei trasporti.
L’operazione ha interessato, oltre alla provincia di Reggio
Calabria, quelle di Milano, Roma, Napoli, Bari, Terni, Vicenza e
Novara. Nell’operazione hanno partecipato il Gico e il Nucleo di
polizia economico finanziaria di Reggio Calabria, con l’impegno
di oltre 300 militari della Guardia di finanza. Nell’ambito
delle indagini che hanno portato agli arresti sono state
sequestrate oltre quattro tonnellate di cocaina, per un valore
al dettaglio di circa 800 milioni di euro. (ANSA).
Fonte Ansa.it