(ANSA) – ROMA, 24 GIU – Non si arresta l’ondata dei rincari
nel settore del turismo, con prezzi e tariffe che continuano a
salire a ritmo vertiginoso rendendo sempre più costoso
organizzare le vacanze estive. Lo denuncia il Codacons, che
snocciola i numeri sugli aumenti che stanno interessando il
comparto dei viaggi.
Per quanto riguarda gli alloggi, le tariffe salgono in media
del 13,6% su base annua, con forti differenze sul territorio. Lo
studio del Codacons attesta infatti come siano le città d’arte e
le località balneari quelle che fanno segnare veri e propri
rincari record. In testa alla classifica del caro-alberghi si
piazza Firenze, dove i listini di hotel, B&B, e strutture
ricettive in genere salgono del +53% rispetto allo scorso anno.
Al secondo posto Palermo (+35,9%), al terzo Milano (+27,7%).
Seguono Olbia con +27,2%, Venezia (+25,5%), Roma (+20,9%) e la
provincia di Ravenna (+20%).
Un’altra nota dolente riguarda il comparto dei servizi legati
ai trasporti, analizza l’associazione. Un biglietto aereo per un
volo nazionale costa oggi il 43,9% in più rispetto allo scorso
anno, +42,6% se si sceglie una destinazione europea, +36,8% una
meta internazionale. Il trasporto ferroviario rincara del 3,8%
mentre benzina e gasolio hanno ripreso la corsa al rialzo.
Sul fronte dei pacchetti vacanza, il rincaro medio è del
+19,2%, ma si spende di più anche per mangiare in bar e
ristoranti, con il comparto della ristorazione che ha applicato
aumenti medi del +6,7%, e punte del +15,3% a Viterbo, +12,3% a
Brindisi, +11,5% a Cosenza. Si passa poi ai beni alimentari
tipici del periodo estivo: i gelati rincarano infatti del 21,8%,
gli aperitivi alcolici del +10%, la birra del +13,9%, mentre per
una bevanda gassata si spende in media il 20,7% in più rispetto
allo scorso anno, +16,7% i succhi di frutta. Una cena in casa a
base di pesce costa mediamente l’8,2% in più, con punte del
+15,6% se si ricorre al pesce surgelato. Non si salva dai
rincari nemmeno l’insalata, i cui prezzi salgono del 10,9%, e se
si vogliono aggiungere i pomodori, la spesa rispetto allo scorso
anno aumenta addirittura del 18,2% – conclude il Codacons.
(ANSA).
Fonte Ansa.it