Si chiama Frida, in onore di Frida Kahlo, il braccio robotico che collabora con gli esseri umani per creare opere d’arte: grazie a un sistema di intelligenza artificiale simile a quello di ChatGPT, è in grado di tradurre un testo, una canzone o una fotografia in un dipinto, seguendo le indicazioni dell’utente e correggendo via via le pennellate un po’ imprecise grazie alla supervisione di un sistema di apprendimento automatico. I primi risultati saranno presentati dai ricercatori della Carnegie Mellon University in occasione della Conferenza internazionale sulla robotica e l’automazione (Icra) 2023 a Londra.
Il robot Frida (Framework and Robotics Initiative for Developing Arts) è simile a un sistema di verniciatura robotico, “ma non è un artista”, spiega il ricercatore Peter Schaldenbrand. “Frida non genera idee per comunicare. Frida è un sistema con cui un artista potrebbe collaborare.
L’artista può specificare obiettivi di alto livello per Frida e quindi Frida può eseguirli”. Per il momento i colori devono ancora essere mescolati manualmente, ma presto il braccio robotico potrebbe essere dotato di un sistema di miscelazione automatico. L’intero processo per la realizzazione dell’opera su tela richiede qualche ora. Per il futuro i ricercatori intendono ampliare le abilità di Frida ed estendere il suo impiego anche alla scultura.
Fonte Ansa.it