(ANSA) – ROMA, 24 NOV – Ottenuta l’unità di memoria più
piccola del mondo: misura un solo miliardesimo di metro, ha una
capacità di archiviazione 100 volte superiore rispetto ai più
piccoli dispositivi di memoria disponibili e potrebbe aprire la
strada a chip più veloci, più piccoli e che consumano meno
energia. Pubblicato sulla rivista Nature Nanotechnology, il
risultato si deve ai ricercatori dell’Università del Texas ad
Austin, coordinati da Deji Akinwande.
La ricerca si basa su un precedente risultato dello stesso
gruppo, che due anni fa aveva sviluppato quello che allora era
il più sottile dispositivo di memoria realizzato. Nella nuova
ricerca è stata ridotta ulteriormente la dimensione del
dispositivo, portandolo ad un solo miliardesimo di metro. “Il
Sacro Graal scientifico per la miniaturizzazione sta scendendo a
un livello tale in cui un singolo atomo controlla la funzione
della memoria”, sottolinea Akinwande. Il dispositivo, sviluppato
con un materiale chiamato disolfuro di molibdeno, rientra nella
categoria dei memristor, un’area di ricerca sulle unità di
memoria incentrata sui componenti elettrici che archiviano dati
grazie alla capacità di modificare la resistenza tra i due
terminali del dispositivo senza la necessità di un terzo
terminale, come accade nei dispositivi di archiviazione
tradizionali. Ciò significa che possono essere più piccoli
rispetto agli altri dispositivi, vantando una maggiore capacità
di archiviazione. Questa versione del memristor, per esempio, ha
una capacità di archiviazione 100 volte superiore rispetto ai
più piccoli dispositivi di memoria disponibili in commercio.
(ANSA).
Fonte Ansa.it